Si coglie aria di novità in casa amaranto. La doppia sconfitta consecutiva ed il primo momento no della stagione coinciso con i tre ko nelle ultime quatto uscite, impongono alcune valutazioni sulle prossime scelte da compiere, iniziando dalla difficilissima trasferta di sabato a Cagliari. Sulla strada della Reggina una delle compagini più forti dell’intero campionato, costruita con l’intento di ritornare subito in Serie A e che annovera, nel proprio organico, elementi di categoria superiore con qualità e varietà in tutti i reparti. I rossoblù di Liverani, inoltre, arrivano alla sfida con la Reggina dopo la sconfitta di Ascoli e nelle ultime cinque partite hanno conquistato i tre punti solamente una volta, contro il Brescia in casa.
Il periodo di appannamento che sta attraversando la Reggina è più di risultati che di prestazioni. Per quanto costruito a Modena, Parma e nell’ultima contro il Perugia, la formazione di Inzaghi avrebbe meritato di raccogliere sicuramente di più. I risultati e la classifica dicono altro e non possono essere trasformati. La base su cui edificare la ripartenza appare però solida. Seppur una leggera flessione atletica è apparsa saltuariamente in queste gara, la Reggina è sembrata squadra presente in campo sia fisicamente che mentalmente. Ha difficoltà a raddrizzare le gare in cui va in svantaggio (fino al momento è sempre successo in stagione) ma crea sempre le occasioni per rimettersi in carreggiata.
Variazioni nei reparti
Le numerose risorse in organico consentono ad Inzaghi di studiare possibili ed importanti cambiamenti. Tutti i reparti, nella gara in Sardegna, dovrebbero “leggere” nomi nuovi dal primo minuto. Si potrebbe cominciare dalla porta dove Ravaglia contende il posto da titolare a Colombi. Si prosegue sulla linea di difesa dove sono due i calciatori che rischiano una giornata di riposto: a sinistra Giraudo per Di Chiara, mentre Camporese potrebbe rilevare Cionek al centro della difesa in coppia…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-10-26 07:22:30