Mentre l’università San Raffaele di Milano ha da poco annunciato la data di apertura delle iscrizioni ai test d’ammissione a Medicina, prevista per il 25 ottobre, inaugurando la formula della ‘doppia prova’ introdotta dalla riforma, gli addetti ai lavori continuano a rimanere scettici. Gli esperti di Consulcesi, che da anni si occupano di offrire assistenza agli aspiranti medici, non sono convinti che le nuove regole della ‘doppia prova’ per l’ammissione ai corsi di Medicina, contenute nel decreto pubblicato dal ministero dell’Università lo scorso 28 settembre, siano effettivamente in grado di superare gli attuali limiti del sistema a numero chiuso.
“Non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso ai test è sempre lo stesso. Sono solo stati raddoppiate le possibilità consentendo agli studenti di iniziare a farlo al quarto anno di superiori”, spiega l’avvocato Marco Tortorella, legale Consulcesi, in un webinar intitolato ‘Test Medicina e ora che succede?’, che in poco più di una settimana ha raddoppiato le sue visualizzazioni, passando da 10mila a circa 20mila. Gli studenti quindi verranno selezionati, come già avviene da moltissimi anni, in base a chi svolge la prova migliore. “Insomma, rimane il numero chiuso e rimangono i soliti test”, evidenzia il legale. “Quindi non garantisce l’ingresso dei più meritevoli, ma rimane sempre un sistema rigido e difettoso”, aggiunge.
I legali di Consulcesi sono attualmente impegnati nella valutazione delle numerosissime segnalazioni, molte delle quali diventeranno oggetto di ricorsi all’autorità amministrativa. “Qualcosa a cui siamo ormai abituati e che credo che questa riforma non cambierà”, sottolinea Tortorella.
Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla facoltà di Medicina, di iscriversi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. “Le…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-24 15:43:08