Remare insieme contro il tumore al seno e le malattie cardiovascolari. Al laghetto del Parco dell’Eur, sabato a Roma i riflettori si sono accesi sul ‘CardioBreast – Dragon Boat Festival’, l’evento sportivo promosso dall’Istituto nazionale ricerche cardiovascolari (Inrc) con la collaborazione della Federazione italiana Dragon Boat e il contributo di Daiichi Sankyo Italia.
“Il Dragon Boat è una barca che mette insieme fino a 22 persone nella stessa barca. Permette non solo di stare insieme e condividere un’esperienza, ma essendo uno sport, dà quell’idea di poter recuperare e tornare a fidarsi di quel corpo che in qualche modo ci ha tradito”, ha spiegato Antonio De Lucia, psicologo-psicoterapeuta e presidente della Federazione italiana Dragon Boat. Pagaiare è un’attività sportiva che aiuta le donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno a ritrovarsi e “recuperare un’energia e una capacità di tirar fuori quello che non avevano neanche prima. Qui all’Eur c’è una squadra che ha fatto un po’ da capostipite per tutte le altre squadre. Il Dragon Boat in questo tipo di situazione è stato sperimentato per la prima volta in Canada e si è scoperto come il movimento della pagaiata aiuta il drenaggio di quel gonfiore che si manifesta dopo l’operazione di tumore al seno”, ha evidenziato l’esperto.
Quaranta atlete operate per cancro al seno e suddivise in tre squadre si sono sfidate in una gara amichevole di Dragon Boat, pagaiando al ritmo di un tamburo. Tre le associazioni protagoniste dell’iniziativa: la Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori; Andos, Associazione nazionale donne operate al seno, e Abbraccio rosa di Roma. Al termine della gara, le partecipanti si sono riunite al laghetto per un’emozionate cerimonia dei fiori, con steli lanciati nell’acqua per ricordare simbolicamente le pazienti che non ce l’hanno fatta.
“Lo sport è importante per le donne operate di tumore al seno – ha sottolineato Annamaria De…
Fonte www.adnkronos.com 2022-10-17 11:07:20