Il nuovo presidente, chiusa l’esperienza di Giovanni Minoli, ancora non ha un’identità. In compenso ci sono le modifiche allo Statuto approvate dalla Giunta regionale. Il prossimo presidente della Calabria Film Commission dovrà “accontentarsi” di un emolumento notevolmente più basso rispetto a quello previsto finora: 40mila euro annui rispetto ai circa 140mila previsti dallo Statuto riformato dalla Giunta Santelli. Fino a qualche giorno fa, infatti al presidente, spettava «un compenso equiparato a quello dei dirigenti generali della Regione Calabria». Adesso, con le regole appena approvate, verrà applicata una cura “dimagrante” allo stipendio del numero uno di Film Commission. La ragione, secondo quanto filtra dai piani alti della Cittadella, è semplice: il presidente ha solo funzioni di indirizzo e non di gestione di tutta la “macchina”. Da qui la decisione di decurtare l’indennità e renderla più in linea con altre realtà speculari a quella calabrese. Il taglio degli stipendi potrebbe riguardare, a “cascata”, anche tutte quelle figure – consulenti ed esperti – che ruotano attorno alla Fondazione.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-01-29 02:30:09