In due studi registrativi internazionali sulla degenerazione maculare neovascolare (essudativa) correlata all’età (nAmd) e sull’edema maculare diabetico (Dme), aflibercept 8 mg soddisfa gli endpoint primari di non inferiorità (miglioramenti dell’acuità visiva – Bcva, Best corrected visual acuity) verso aflibercept 2mg a 48 settimane. In particolare, il 77% dei pazienti affetti da nAmd e l’89% dei pazienti affetti da Dme ha mantenuto, nel primo anno, intervalli tra i dosaggi pari a 16 settimane con sole 5 iniezioni del farmaco, un anti-Vegf che inibisce la formazione di nuovi vasi sanguigni. Lo annuncia in una nota Bayer Ag, azienda produttrice del farmaco.
Lo studio di fase 3 Pulsar nella nAmd e lo studio di fase 2/3 Photon nel Dme – spiega l’azienda – hanno valutato la non inferiorità in termini di acuità visiva di aflibercept 8 mg somministrato ogni 12 o 16 settimane rispetto ad aflibercept 2 mg somministrato ogni 8 settimane, dopo 3 dosi mensili iniziali. Nei due studi, la sicurezza di aflibercept 8 mg è risultata coerente con il profilo consolidato di aflibercept 2 mg. Bayer presenterà i dati alle autorità regolatorie al di fuori degli Stati Uniti. “I risultati di questi studi fanno prevedere che il miglior beneficio terapeutico per i nostri pazienti possa essere ottenuto con 3 sole iniezioni all’anno, dopo la prima fase di attacco – afferma Francesco Bandello, direttore del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università Vita-Salute Irccs San Raffaele di Milano – Si tratta di un grande vantaggio in termini di qualità di vita per i nostri pazienti e di impegno per le strutture sanitarie che li assistono. Anche l’aderenza alla terapia ne risulterebbe di certo migliorata”.
“Questi dati sono estremamente importanti – commenta Federico Ricci, professore associato di oftalmologia presso l’Università Tor Vergata, Dipartimento Medicina sperimentale di Roma – in quanto la nuova formulazione riduce in modo significativo…
Fonte www.adnkronos.com 2022-09-26 11:25:00