Ogni anno in Italia si verificano circa 530mila infezioni correlate all’assistenza sanitaria, più di 7.500 delle quali con esito fatale, in pazienti ricoverati in ospedale che manifestano i sintomi generalmente 48 ore dopo l’inizio della degenza. Il 14,4% sono infezioni del sito chirurgico, di cui in media il 50% potrebbe essere prevenibile grazie all’adozione di adeguati sistemi di sorveglianza e di programmi di prevenzione.
Per questo nasce ‘Punti di differenza’, campagna informativa rivolta ai pazienti, promossa da Ethicon di Johnson&Johnson MedTech Italia con il patrocinio delle società scientifiche Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri), Sic (Società italiana di chirurgia), Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) e Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia). L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta prevenzione e cura delle ferite post-operatorie, al fine di ridurre le possibili infezioni.
Le infezioni del sito chirurgico rappresentano infatti una delle complicanze principali in pazienti sottoposti a chirurgia, con importanti implicazioni in termini di morbilità e oneri finanziari, ma di cui si parla ancora troppo poco. I pazienti sono 5 volte più esposti al rischio di una nuova ospedalizzazione, 2 volte di più al rischio di degenza in terapia intensiva, e 2 volte più esposti al rischio di decesso. E non è tutto: le infezioni ospedaliere hanno anche un impatto economico di circa 1 miliardo di euro all’anno, che può incidere notevolmente sulla sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale, con costi indiretti risparmiabili e con un impatto notevole anche sulla capacità del sistema sanitario di trattare più pazienti e recuperare più velocemente le liste di attesa.
“Siamo impegnati a sostenere la ripartenza del sistema sanitario post-pandemia investendo su prodotti, servizi e soluzioni tecnologici in grado di creare valore misurabile per i…
Fonte www.adnkronos.com 2022-09-16 08:41:12