La pasta cotta con il gas spento fa discutere sui social. Il tema sale alla ribalta per un post del professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica. In sostanza, quando l’acqua raggiunge la temperature di ebollizione si può fare a meno del gas, quasi del tutto, per completare l’opera. “La cosa più importante è tenere il coperchio sempre, il calore si perde moltissimo per evaporazione.
Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas”, dice Parisi.
“Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato”, aggiunge riferendosi al testo originale, appunto un post di Alessandro Busiri Vici, che ha acceso i riflettori sul tema, d’attualità visto l’aumento delle bollette. “Ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuoce lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale”, conclude Parisi.
Fonte www.adnkronos.com 2022-09-03 20:27:50