Le “cantate” dei pentiti hanno consentito di ricostruire, in modo dettagliato, come i clan del Cosentino gestivano il traffico di droga. Modalità e ruoli sono svelati da Celestino Abbruzzese, della famiglia dei “Banana” che avevano il «monopolio dell’eroina» e uno dei capi della cosca degli Zingari. Celestino Abbruzzese, detto «Micetto», decise di saltare il fosso nel dicembre del 2018 e, poco dopo, si pentì anche la moglie Anna Palmieri, entrambi arrestati nell’operazione “Job Center”. Anche i loro verbali finiscono nei faldoni della mega inchiesta della Dda.
“Micetto” spiegò agli inquirenti come funzionava il «sistema della droga» a Cosenza. Il sistema era composto sia da Zingari che da italiani. La sua famiglia era leader nell’eroina, mentre sulla cocaina il modus operandi era diverso: chi possedeva lo stupefacente lo forniva anche agli altri su un prezzo di acquisto che veniva stabilito di volta in volta e in base a tale prezzo veniva venduto. Ma quando qualcuno prendeva la droga da altri vuol dire che faceva il «sottobanco». Però, a dire di “Micetto” e anche della moglie Anna Palmieri, chi faceva il sottobanco poi veniva picchiato e doveva restituire i soldi.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-03 01:29:29