“Mamma sta benissimo. Non so quale idiota abbia messo in giro questa notizia. Sarebbe il caso di non scherzare sulla vita delle persone… napoletanamente facciamo le corna”. Con un po’ di fastidio, stemperato dall’ironia e dalla scaramanzia della sua città, Francesca Russo ha smentito via Facebook la scomparsa della madre Rosa Russo Iervolino. La morte annunciata sul web e poi smentita che ha colpito questa mattina l’ex ministro dell’Interno e sindaco di Napoli, è un topos sempre più ricorrente nella rete, dove le notizie (o diffuse come tali), si propagano incontrollate alla velocità dei bit, divenendo virali.
L’anatema del decesso anticipato colpì in tempi non sospetti anche Giulio Andreotti. Nel 2011, quando le fake news si chiamavano bufale, il Divo Giulio si affidò alla sua proverbiale prontezza, per rimandare l’ora con il fatale appuntamento. “In questi giorni mi giungono voci insistenti di un mio ricovero per aggravamento di salute. Capisco che molti attendono un mio passaggio a miglior vita, ma io non ho fretta… ringrazio tutti coloro ai quali sta a cuore la mia salute, e in particolare il Signore per l’ulteriore proroga”. Andreotti visse ancora fino al 6 maggio del 2013, un supplemento di vita del quale non ha potuto invece beneficiare Mino Raiola.
Il suo è un caso esemplare di morte annunciata e smentita. Nell’aprile di quest’anno l’agente e procuratore di tanti calciatori famosi, era stato ricoverato in gravi condizioni al San Raffaele di Milano, quando si diffuse la notizia del decesso, subito rilanciato da tutti i media. Con il linguaggio diretto e pungente che lo aveva contraddistinto nella sua carriera, Raiola scacciò gli uccelli del malaugurio. “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato. E’ la seconda volta in 4 mesi che mi uccidono. Sembrano anche in grado di risuscitarmi…”, aveva scritto Raiola, poche ore prima che la morte lo raggiungesse per davvero.
Più i social si espandono, più…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-31 15:19:56