La chiamata alle urne degli italiani nel 2020 ha portato a più contagi Covid. Parola di scienziati. L’effetto ‘elezioni in pandemia’ è stato fotografato in uno studio dell’università del Surrey, pubblicato sul ‘Journal of Economic Behavior & Organization’. Nel settembre 2020, dopo la prima dura ondata di Covid-19 che si era abbattuta sul Paese, e a ridosso di una nuova impennata dei casi, gli italiani hanno votato per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, ricordano i ricercatori che firmano il lavoro per l’ateneo britannico, Marco Mello e Giuseppe Moscelli. In 7 regioni i cittadini hanno votato anche per rinnovare i governi regionali e in 955 comuni è stato chiesto loro di scegliere un nuovo sindaco.
Questo aumento del livello di attività elettorale ha comportato un aumento del 22% dell’affluenza alle urne nei comuni che hanno votato sia per il referendum che per le elezioni locali, rispetto ai comuni che hanno votato solo per il referendum. Il team del Surrey ha analizzato le infezioni settimanali da Covid-19 in tutta Italia (a livello di comune) prima e dopo le consultazioni di settembre, e ha scoperto che un aumento dell’1% dell’affluenza alle urne equivaleva a una media dell’1,1% di aumento delle infezioni Covid ‘post-elettorali’.
I ricercatori hanno poi applicato i loro calcoli costi-benefici a uno scenario opposto al primo. “Abbiamo mostrato – scrivono nello studio – che evitare elezioni anticipate all’inizio del 2021, a seguito del crollo del governo in carica”, per la scelta del presidente Sergio Mattarella di non sciogliere le Camere e di dare l’incarico a Mario Draghi per la formazione di un nuovo esecutivo, “ha risparmiato all’Italia fino a circa 361.755 milioni di euro di costi ospedalieri aggiuntivi” per i pazienti che sarebbero finiti in ospedale e in terapia intensiva, “oltre a quasi 23mila morti in più”.
“Con le recenti turbolenze politiche in Italia culminate con la fine…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-29 11:22:57