«Il disagio sociale di circa 4.500 soggetti che svolgono attività di tirocinio negli Enti Pubblici e Privati e ormai prossima alla scadenza, non può che destare una forte preoccupazione poiché questi percorsi, seppur precari, consentivano loro di percepire un minimo di reddito. Dal 2012 questi soggetti hanno consentito agli Enti utilizzatori, colpiti da un blocco del turn over che ha quasi svuotato gli organici, di continuare a garantire i servizi fondamentali ed essenziali a costo zero, utilizzandoli sia all’interno che all’esterno degli uffici dell’ente ospitante». Il caso dei tirocinanti continua a far discutere: a meno di un mese dal voto, Cgil Cisl e Uil chiedono di trovare soluzioni vere e non pezze elettorali per tamponare un disagio che continua da anni. I segretari Ivan Ferraro, Gianni Tripoli e Luca Muzzopappa ricordano che «il complesso contesto finanziario e normativo ha impedito di dare prospettive certe a tanti calabresi di poter guardare al futuro con la necessaria serenità, mentre si sono affacciate più volte populistiche quanto improbabili soluzioni che, infatti, si sono presto rivelate l’ennesima delusione».
«Il recente caos che si è sviluppato attorno al concorso per i tirocinanti del Ministero della Cultura – continua la nota – ne è la riprova e non fa altro che confermare gli allarmi che più volte avevamo lanciato, sia nelle assemblee con i lavoratori che attraverso i media, e che troppo spesso sono caduti nel vuoto. Non vorremmo che, parallelamente, anche per altre componenti del variegato mondo dei tirocini, anche per la più consistente fetta dei Tis, si riproponga da parte di qualche politico, qualche amministratore, qualche sindacalista, la solita pratica di vendere soluzioni a buon mercato, facili da trovare “guarda caso” proprio quando si presentano i periodi elettorali».
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-08-28 01:29:23