Beni per un valore di oltre 160 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria e da personale della Dia e dello Scico, con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria a Carmelo Ficara, imprenditore edile reggino. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio. Secondo quanto emerso dalle indagini, dalla metà degli anni ’80 al 2017, Ficara avrebbe avviato e consolidato nel territorio il ruolo di imprenditore edile, facendo leva sul sostegno di storiche locali dapprima quella dei Latella e dal 2000 su quella dei De Stefano.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il destinatario della misura, infatti, dalla metà degli anni ’80 al 2017, avrebbe avviato e consolidato nel territorio reggino il suo ruolo di imprenditore nel settore edile, facendo leva sul sostegno di storiche «locali» di ‘ndrangheta, prima su quella dei Latella e, dagli anni 2000, in avanti su quella dei De Stefano. I rapporti sarebbero emersi, tra le altre, nell’ambito delle operazioni «Monopoli» e «Martingala».
La prima, eseguita dal comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha fatto luce su un sistema di cointeressenze criminali coltivate da imprenditori reggini che, sfruttando l’appoggio di cosche cittadine, sarebbero riusciti ad accumulare, in modo del tutto illecito, enormi profitti prontamente riciclati in fiorenti e diversificate attività commerciali. Le indagini sono culminate, nel 2018, con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 4 persone per reati aggravati dall’agevolazione mafiosa e al sequestro di compendi aziendali di imprese e società, beni mobili e immobili, per un valore complessivo stimato in 50 milioni di euro. L’imprenditore è stato condannato in primo grado alla pena di anni 12 di reclusione e alla misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni, in ordine al reato di concorso esterno in associazione…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-08-11 08:04:08