“Cose Nostre” ripropone lunedì 1 agosto alle 23.15 su Rai1 la storia di Rocco Mangiardi, piccolo imprenditore calabrese che ha trovato il coraggio di denunciare i suoi estorsori. All’età di quattro anni Rocco segue la sua famiglia, emigrata a Torino in cerca di un lavoro che in Calabria non si trova e al nord cresce lontano dalle influenze criminali che nella sua Calabria condizionano pesantemente il territorio, ma quando torna e cerca il suo riscatto si trova subito a dover affrontare la dura realtà. Apre la sua attività di autoricambi a Lamezia Terme, una città che da decenni è teatro di crudeli e sanguinarie guerre tra cosche che si combattono per il controllo del territorio. In particolare nei primi anni 2000 la famiglia Giampà è impegnata in una spietata faida contro la famiglia Torcasio che lascia sul terreno una impressionante scia di vittime: una guerra che i Giampà devono finanziare e ben presto anche l’attività di Rocco finisce nel mirino.
Mangiardi però non ci sta, si ribella e denuncia i suoi estorsori. Un gesto che consente di aprire una prima crepa nel muro di impunità che sembrava avvolgere il clan: grazie alla testimonianza di Rocco; infatti, il potente boss Pasquale Giampà detto “millelire” viene condannato insieme ad alcuni dei suoi killer più feroci. E’ l’inizio della fine per i Giampà, messi alle strette dalle inchieste che consentono alla magistratura di infliggere colpi decisivi alla struttura del clan. Rocco Mangiardi ha dimostrato che ribellarsi si può e la sua storia ne resta l’esempio migliore.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-08-01 06:08:05