Italia al voto il 25 settembre, prima riunione delle nuove Camere il prossimo 13 ottobre. Dopo le dimissioni di Mario Draghi, il presidente della Repubblica Mattarella ha sciolto il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati. Uno scioglimento inevitabile secondo il capo dello Stato che, ricordando le difficoltà del momento attuale, ha invitato i partiti a collaborare nell’interesse dell’Italia. Sul solco delle parole di Mattarella, Draghi ha invitato a rimettersi al lavoro sottolineando l’importanza di andare “avanti con la stessa determinazione” fino all’insediamento del nuovo esecutivo in modo da favorirlo.
Mattarella
“Lo scioglimento anticipato del Parlamento – ha scandito il capo dello Stato – è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese”. “Ma la situazione politica che si è determinata – ha spiegato – ha condotto a questa decisione. La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso mercoledì al Senato, hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere”.
“Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – anche per favorire il lavoro del governo che ci succederà. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro”. Così il premier Mario Draghi, nell’intervento introduttivo nella riunione del Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi.
“E’ noto – ha ricordato Mattarella – che il governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-22 05:33:13