Giornata cruciale oggi nella crisi di governo, ore decisive per il futuro dell’esecutivo di Mario Draghi. Si voterà, infatti, la fiducia al Senato. Il premier si recherà a Palazzo Madama alle 9.30 per le sue comunicazioni con voto. Le comunicazioni del presidente del Consiglio e il successivo dibattito sulla fiducia – con eventuale voto in serata – partiranno dunque da Palazzo Madama dove la seduta sarà sospesa in mattinata, dopo l’intervento di Draghi, per permettere al premier di consegnare il testo del suo intervento alla Camera.
Al rientro del premier in Senato, in tarda mattinata, verosimilmente intorno alle 11, l’Aula inizierà la discussione, prevista per 5 ore, e poi lascerà nuovamente spazio al premier Draghi per la replica. Nell’ipotesi di arrivare a votare le comunicazioni di Draghi, si prevede di concludere per le 18.30 le dichiarazioni di voto, con i senatori alla chiama per la fiducia sulle risoluzioni da quel momento.
Intanto ieri, al termine di una giornata di interlocuzione con i leader della forze politiche, prima con Enrico Letta e poi in serata con il centrodestra, da palazzo Chigi sono stati registrati segnali positivi che possono far pensare a un buon punto di partenza. Dopo tanti aut aut e distinguo, le cose avrebbero potuto concludersi con una fumata nera.
Centrodestra a Palazzo Chigi
E’ durato circa un’ora l’incontro a palazzo Chigi tra Draghi e i leader del centrodestra di governo: Matteo Salvini, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. L’incontro, “organizzato” nel tardo pomeriggio “con una telefonata tra Silvio Berlusconi e il premier”, ha rotto il ghiaccio dopo il gelo da parte di Lega, Forza Italia e Udc rimasti sconcertati dal comportamento del presidente del Consiglio che ”sta gestendo una crisi così complessa solo con Pd e M5S”. Il Cav ha sentito l’ex presidente della Bce da ‘Villa Grande’ dove era riunito con gli alleati, sbloccando di fatto l’impasse al…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-19 22:05:16