“Nessuno può negare che nell’ambito del “Superbonus” si siano consumate delle truffe o dei raggiri così come nessuno può mettere in dubbio che, grazie a questi incentivi, qualcosa cominciava a muoversi soprattutto nel settore edile anche in Calabria, basta guardare l’aumento delle masse salariali, dei lavoratori e delle imprese nelle Casse Edili Calabresi”, dichiara Simone Celebre, Segretario Generale Fillea Cgil Calabria, che aggiunge: “Riteniamo necessario, e siamo pronti a dare il nostro fattivo contributo, che qualcosa vada rivisto e che si attuino delle “soluzioni forti” per fermare le frodi, ma non si può pensare, con norme capestro come quella dell’articolo 28 del decreto Sostegni-ter che impedisce la successione di cessione dei crediti connessi ai vari bonus edili, di bloccare i cantieri avviati con il Superbonus. E’ stato lo stesso ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, a riconoscere che: “Le modifiche degli ultimi due decreti al meccanismo della cessione dei crediti che maturano a seguito degli interventi edilizi, predisposte con il nobile obiettivo di evitare le truffe, di fatto hanno bloccato completamente migliaia di interventi, rischiando di mettere in difficoltà le imprese oneste e di danneggiare migliaia di famiglie”. Nel prendere atto che il Governo è già al lavoro per predisporre delle “correzioni mirate” sul Superbonus che dovrebbero essere approvate già nella prossima settimana, come Fillea Cgil proponiamo, due cose semplici che potrebbero aiutare molto, sia a garantire maggiore trasparenza e legalità, sia ad evitare infortuni, lavoro irregolare, dumping. Da un lato occorre subordinare la concessione dei bonus fiscali al rispetto del Ccnl dell’edilizia come richiesto da tempo da lavoratori e imprese per garantire adeguati standard di sicurezza nei cantieri, così come proposto, ultimamente, anche dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando”.
“Così facendo – continua Celebre – cioè subordinando…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-02-11 11:10:48