Nuova svolta storica per Mario, il marchigiano 43enne tetraplegico dopo un incidente stradale, che da oltre 15 mesi sta tentando di far valere il proprio diritto di poter accedere all’aiuto suicidio medicalmente assistito in Italia, legale alla presenza di quattro condizioni indicate dalla Corte Costituzionale nella cosiddetta sentenza ‘CappatoDj Fabo’. Lo fa sapere l’Associazione Luca Coscioni, spiegando che “dopo oltre 16 mesi di azioni legali Asur”, l’azienda sanitaria unica regionale, “ha consegnato la relazione” ed è stato “deciso il farmaco per Mario”.
“Nelle settimane scorse Mario, tramite il suo collegio legale, dopo aver ricevuto il via libera dal Comitato etico sulla sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla sentenza della Consulta, aveva anche denunciato lo stesso Comitato e l’Asur Marche per il reato di tortura, oltre che per il reato di omissione di atti di ufficio e tutti gli ulteriori reati collegati che potessero configurarsi, a causa dei continui ostruzionismi e omissioni, che si manifestavano sotto forma di mancate verifiche sul farmaco e le relative modalità di somministrazione – ricorda l’Associazione Coscioni – La scelta del farmaco e delle modalità erano il tassello mancante rimasto in sospeso dopo il via libera del Comitato etico regionale”.
“Sul cosiddetto ‘aiuto al suicidio’, da oggi in Italia abbiamo non solo delle regole precise, stabilite dalla Corte Costituzionale nella sentenza Cappato, ma anche delle procedure e delle pratiche mediche definite che includono le modalità di auto-somministrazione del farmaco da parte del paziente”, dichiarano Filomena Gallo, codifensore di Mario e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, e Marco Cappato, tesoriere dell’associazione. “La validazione del farmaco e delle modalità di auto-somministrazione crea finalmente un precedente che consentirà a coloro che si trovano e si troveranno in situazione simile a quella di Mario…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-11 11:38:41