Scioperi, ritardi, voli cancellati e personale ridotto a causa dei contagi da Covid 19 stanno caratterizzando un’estate di disagio per l’intero settore del trasporto aereo, nazionale e internazionale. Le società di gestione aeroportuale e le compagnie aeree stanno vivendo in uno stato di emergenza davvero logorante. L’incremento dei passeggeri dovuto, fortunatamente, alla voglia di ritornare a viaggiare e di mettere da parte i periodi più acuti della pandemia, ha inevitabilmente congestionato il sistema aeroportuale.
“A differenza delle enormi difficoltà riscontrate in altri scali – sostiene l’Amministratore Unico del Gruppo Sacal, Marco Franchini – le cui ripercussioni si riversano anche sugli aeroporti calabresi, desidero sottolineare il senso di responsabilità da parte del personale, che considero il patrimonio più importante della nostra Azienda.
In particolare, per quanto riguarda l’organico di Sacal dedicato alle prestazioni di assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità (Prm), consta di 15 addetti full-time, assunti a tempo indeterminato, supportati da ulteriori 4 unità che provengono dall’Area Passenger Experience, numero superiore a quello impiegato nel 2019 quando l’aeroporto di Lamezia Terme operava a pieno regime registrando a fine anno 39.350 Prm movimentati a fronte di un dato di traffico pari a 2.971.126 passeggeri totali.
I lavoratori – continua l’Amministratore – pur nelle difficoltà dettate dalla recrudescenza del Covid-19 e nell’incertezza operativa derivante dai ritardi dei voli in arrivo, che purtroppo complicano le attività anche sullo scalo di Lamezia, continuano ad offrire un servizio puntuale e altamente professionale in favore dei Prm, categoria alla quale riserviamo la massima attenzione, al pari dell’atteggiamento che ho trovato nella stragrande maggioranza dei dipendenti del Gruppo Sacal.
È proprio grazie a un’oculata gestione della Cassa Integrazione Guadagni che Sacal ha saputo…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-07-12 18:35:18