“Cari amici, anche quest’anno vi chiedo di partecipare al presidio di ‘Scorta per la Memoria’ sotto l’albero che mia madre ha voluto piantare, come simbolo di pace e di speranza, nella buca scavata dall’esplosione”. Così Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo e fondatore del Movimento delle Agende Rosse, in questi giorni a Palermo per commemorare il trentennale dell’attentato di via D’Amelio.
“Quell’ulivo affonda le radici nella terra bagnata dal sangue di Paolo e di Agostino Catalano, di Claudio Traina, di Emanuela Loi, di Vincenzo Li Muli e di Eddie Cosina, componenti della Scorta del Quarto Savona 21 che quel giorno, insieme ad Antonino Vullo, ‘condannato’ a sopravvivere, erano stati comandati per il loro appuntamento con la morte. Nel 2021 abbiamo fatto il presidio accanto all’albero dal primo di maggio a tutto luglio e quindi abbiamo proseguito il 19 di ogni mese; quest’anno vi ho chiesto di farlo dal 1.mo luglio al 19 luglio, giorno della strage”.
“Per noi -prosegue Borsellino con l’Adnkronos- la memoria non si riduce a una sola data, magari sovrapponendo anniversari di stragi diverse per lavarsi la coscienza più in fretta. Per la memoria, la verità e la giustizia si lotta 365 giorni all’anno e stavolta, nel trentennale delle stragi, poiché si scateneranno i megafoni della retorica e si alzeranno anche le voci di chi -da tempo- ha perso il diritto di parlare, mentre si ripetono -da parte del Consiglio Superiore della Magistratura- gli stessi errori perpetrati a suo tempo con Giovanni Falcone, abbiamo deciso di celebrare il 19 luglio all’insegna del silenzio”. (segue)
‘Per la memoria, la verità e la giustizia si lotta 365 all’anno, non uno’
“Quest’anno non ci saranno né palchi né dibattiti -assicura il fondatore delle Agende Rosse- la nostra giornata di memoria si intitolerà ‘Il Suono del Silenzio’. E poiché niente deve poter rompere questo silenzio, se non la musica, in via D’Amelio la…
Fonte www.adnkronos.com 2022-07-11 18:12:19