Un nuovo Contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare gli aeroporti calabresi. È questo il progetto attorno al quale stanno lavorando Regione (e quindi Sacal), ministero per il Sud ed Enac per dare nuova linfa agli scali in un momento di grande incertezza e crisi. Attraverso la sottoscrizione del Cis si punterebbe così ad avviare un profondo restyling delle strutture di Lamezia Terme e Reggio Calabria, che da tempo necessitano di profondi interventi dal punto di vista infrastrutturale e logistico.
La scelta di utilizzare il Cis sarebbe dettata dalla possibilità di avere così una qualità della spesa pubblica finanziata con fondi nazionali ed europei. Nei Contratti, infatti, sono definiti i progetti degli interventi (tipologia, costi, tempi di attuazione etc.), le responsabilità dei contraenti, i criteri di valutazione e monitoraggio e le sanzioni per eventuali ritardi o inadempimenti. Rallentamenti che Regione e Sacal, attraverso il nuovo amministratore unico Mario Franchini, vorrebbero evitare per non perdere un’occasione storica per connettere la Calabria al resto dell’Europa.
Realizzare una nuova aereostruttura non è il solo progetto in cantiere per il “Tito Minniti” di Reggio Calabria, che da anni vive una situazione di progressivo declino. C’è attesa per un provvedimento di Enac destinato a ridurre la limitazioni in relazione alle condizioni di operabilità dello scalo ed abilitazione degli equipaggi. Se ciò avvenisse realmente, Sacal e Regione potrebbero avviare alcune interlocuzioni con le compagnie aeree interessate a operare in riva allo Stretto ma finora frenate da alcuni “ostacoli” di natura tecnica. Nei prossimi giorni, poi, la Giunta regionale approverà una delibera con cui si destinano 13 milioni per finanziare il bando per la gestione degli oneri di servizio.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-07-11 01:30:55