Una storia a lieto fine di buona sanità. È stato dimesso nelle scorse settimane dalla Cardiochirurgia del Gom un paziente di 40 anni. L’uomo era arrivato al presidio sanitario di Tropea in gravi condizioni e sottoposto ad accertamenti, dai quali è emersa la diagnosi di infarto miocardico nonché rottura del setto interventricolare, quindi era stato trasferito d’urgenza in eliambulanza al Gom. Qui si è proceduto all’esecuzione della diagnostica cardiologica specifica e della coronarografia, che hanno confermato la rottura post-infartuale del setto interventricolare, l’occlusione completa della coronaria destra e la stenosi critica delle altre coronarie. Il paziente è stato sottoposto, in emergenza, ad un intervento chirurgico di bypass coronarico ed esclusione del difetto tra i due ventricoli secondo la tecnica di David. La grave disfunzione del ventricolo destro dopo l’infarto ha impedito lo svezzamento dalla circolazione extracorporea richiedendo l’utilizzo dell’ECMO veno-arterioso dal quale il paziente è stato staccato dopo 5 giorni. Il paziente è stato dimesso dopo 37 giorni di degenza in buone condizioni. L’eccezionalità di questo caso sta nel fatto che la rottura del cuore, quando associata all’infarto destro è gravata da un’altissima quanto improvvisa mortalità. È l’associazione tra l’impianto dell’ECMO e la particolare complessità dell’intervento chirurgico secondo la tecnica di David che consiste nell’esclusione del difetto cardiaco attraverso la creazione di una parete “accessoria” tra i due ventricoli del cuore utilizzando una “toppa” di pericardio eterologo suturata nel ventricolo sinistro.
La direzione strategica del Gom esprime viva soddisfazione per quanto realizzato dal “Centro Cuore” a conferma oramai che l’Ospedale reggino è in grado di dare risposte concrete per il trattamento delle patologie cardiovascolari anche di quelle più complesse.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-06-22 01:31:53