“L’accordo sottoscritto ieri, presso il Dipartimento della Salute della Regione Calabria, segna un passo importante nel percorso di riavvio delle relazioni sindacali e affronta, finalmente, il nodo delle politiche di reclutamento nel Sistema Sanitario Regionale, da tempo bloccate in ragione del Piano di rientro a cui è ancora sottoposta la nostra regione. Le opportunità che la legge 234, al comma 268, offre sono da cogliere al volo perché aprono alla possibilità di non disperdere un patrimonio prezioso di forza lavoro reclutato in emergenza con l’arrivo della pandemia che ha acuito e reso ancora più evidente la drammatica carenza di personale del SSR”.
Sono le parole del segretario generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, a termine dell’incontro che ha portato all’accordo tra i sindacati e la Regione per il percorso di stabilizzazione dei sanitari assunti in Calabria con contratti precari durante l’emergenza Covid e che ora potrebbero beneficiare delle procedure di stabilizzazione fissate nella legge di bilancio.
“Tali risorse professionali sono state assunte con contratti a tempo determinato o con altre tipologie di rapporto di lavoro che vanno da cococo alle partite Iva, fino al reclutamento tramite agenzie interinali, riproponendo quindi una platea di precariato consistente nella sanità pubblica. L’accordo prevede l’avvio del processo di stabilizzazione del personale che possiede i requisiti a norma di legge per dare una prima risposta concreta a quel personale che in piena pandemia ha fornito un contributo e un supporto fondamentale alla cura dei cittadini e che oggi si trova in una condizione di precariato dovuto parzialmente al rispetto del contenimento della spesa, ma, in Calabria, anche per l’inerzia di molte aziende ad attivare procedure assunzionali pur in presenza di risorse finanziarie destinate all’uopo. Ecco perché il particolare contesto in cui ci troviamo va sfruttato riguardo le opportunità che…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-06-21 14:04:27