Sulla lunga vicenda dei rimborsi agli ex specializzandi di medicina “dal Governo è arrivato un segnale inequivocabile. Ora è importante portare avanti la battaglia nei Tribunali per ottenere i rimborsi che saranno triplicati per effetto della presa di posizione della Commissione europea sulla rivalutazione degli interessi monetari”. È il messaggio di Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, il network legale che da anni porta avanti con successo azioni collettive a favore dei medici ex specializzandi.
“Questi ultimi, durante il percorso di formazione a cavallo degli anni ‘80 e ’90 – spiega una nota di Consulcesi – sono stati penalizzati dalla mancata e poi tardiva applicazione delle direttive Ue in materia da parte dello Stato italiano. Ma ora i tempi sembrano essere maturi per la svolta decisiva dell’annoso contenzioso, come confermato da una recente importante novità: la Cassazione, in ragione del carattere di novità delle argomentazioni proposte dai medici e dalla Commissione europea, con due distinte ordinanze interlocutorie (datate 20 aprile e 21 marzo) ha infatti ritenuto opportuno rimettere la causa sul ruolo affinché venga discussa in pubblica udienza, vista la rilevanza e la novità degli elementi interpretativi analizzati dall’ istituzione comunitaria”.
Nei giorni scorsi, durante il Question Time in Senato, il ministro dell’Istruzione Maria Cristina Messa ha infatti dichiarato di voler “porre rimedio all’annosa vertenza dei medici ex specializzandi” e, in risposta all’interrogazione della senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini ha assicurato che “il ministero dell’Università, assieme alle altre amministrazioni competenti, si muoverà per promuovere ogni utile iniziativa per risolvere la questione”. L’Italia, come ha chiarito il ministro Messa, intende evitare il processo di infrazione da parte dell’Ue, e la senatrice Daniela Sbrollini, che ha promosso l’interrogazione, ha…
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-21 17:27:41