Licenziato dopo aver raccontato in tv, in un’intervista ad ‘Agorà Estate’ su Rai3, del suo lavoro da archeologo con paga intorno ai 6 euro l’ora. A denunciarlo su Twitter è stato lui stesso. “Ciao ragazzi, sono Niccolò, l’archeologo che appare nel servizio di @RaiTre andato in onda mercoledì scorso – scrive nel lungo tweet – . Volevo dirvi che sono stato licenziato. Cioè, naturalmente non licenziato in senso tecnico: dato che lavoro a partita IVA, neppure quell’onore – ironizza – posso permettermi. Ma ieri sera, poche ore dopo che il video del servizio era stato condiviso in un grosso gruppo FB di archeologi, sono stato rimosso (senza alcuna comunicazione) dalla chat whatsapp in cui la cooperativa assegnava le commissioni per i vari cantieri. Quindi – prosegue il giovane archeologo – ho perso il lavoro. Mi sembra giusto raccontarlo, perché è segno di dove siamo adesso: siamo ricattabili e ricattati”.
“Non avevo raccontato nulla su quella cooperativa – precisa nel lungo tweet – , avevo parlato di un sistema che non va: compensi orari medi intorno ai 6€/h, obbligo di aprire la partita IVA per lavorare… lavoro “da libero professionista” che in realtà si configura come lavoro para-dipendente senza diritti. Una cosa che qualsiasi archeologo romano, ma vorrei dire italiano, sa. A quanto pare però – conclude amaro – si può sapere, si può fare, ma non si può dire”.
“Ciao ragazzi, sono Niccolò, l’archeologo che appare nel servizio di @RaiTre andato in onda mercoledì scorso. Volevo dirvi che sono stato licenziato. Cioè, naturalmente non licenziato in senso tecnico: dato che lavoro a partita IVA, neppure quell’onore posso permettermi. 1/4 pic.twitter.com/A2ULf3AVpK
— Mi Riconosci? (@miriconosci) June 14, 2022
Sulla vicenda è intervenuto il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni annunciando un’interrogazione parlamentare. “Questa è la drammatica realtà di tanti giovani, ma non solo….
Fonte www.adnkronos.com 2022-06-15 16:17:02