Entra e esce dalla Camera dei deputati dribblando i cronisti a cui non risponde, Daniela Santanchè, ministra per il Turismo, che non è mancata ieri alla discussione generale dell’Aula sulla mozione di sfiducia, presentata dal M5s, con l’adesione del partito democratico e di Avs. Tailleur color panna, la ministra sotto processo, assiste agli interventi delle opposizioni che continuano a chiederne le dimissioni.
L’assenza della maggioranza
Un’ora dura il j’accuse per l’esponente del governo Meloni, mentre in Aula all’attacco di tutte le opposizioni unite – ci sono Conte e Schlein che ha fine seduta discutono fitto fitto tra loro – fa da contraltare l’assenza delle forze di maggioranza. Lega e Forza Italia praticamente non pervenute, se non per la presenza della viceministro dell’ambiente, Vannia Gava. Nell’emiciclo i ministri Ciriani e Musumeci, il sottosegretario alla Salute, Gemmato. Tutti esponenti di Fdi. Che gettano acqua sul fuoco, minimizzando sulle assenze dei colleghi della maggioranza della ministra. “Ma oggi è lunedì, è normale che sia così, non c’erano neanche tanti dell’altra parte…”, dicono all’unisono il titolare dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.
Ciriani assicura che sarà la capigruppo a decidere sul voto, che a questo punto potrebbe slittare almeno di una settimana, visto il calendario d’Aula già ingolfato per quella in corso. “Una mozione del genere si fa in tre ore – spiega il titolare dei rapporti con il Parlamento – . Io non ho problemi, eravamo pronti a farla anche domani” la votazione. “Se le opposizioni insistono il presidente Fontana – assicura – trova due ore e si fa, tocca alla capigruppo decidere quando”. Sulle assenze delle forze di governo dice la sua: “Oggi è lunedì e non c’erano molti in Aula, neanche dall’altra parte” e sul fatto che nessuno della maggioranza sia intervenuto spiega: “La…
Fonte www.adnkronos.com 2025-02-10 23:01:19