Inizieranno a breve i lavori di
ristrutturazione del Duomo di Catanzaro, dopo il crollo,
avvenuto nel marzo 2017, di una parte di soffitto di una delle
cappelle laterali. Un intervento che prevede anche la
demolizione di tutta la parte costruita dopo il 1943, quando il
Duomo fu bombardato durante la guerra, che fu ricostruita in
maniera non congrua sia per i materiali utilizzati sia per le
sezioni utilizzate troppo pesanti.
Il progetto di restauro della Cattedrale di Santa Maria
Assunta è stato presentato stamani dal provveditore
interregionale per le Opere pubbliche Sicilia-Calabria Floriano
Siniscalco, dal soprintendente Abap per le province di Catanzaro
e Crotone Stefania Argenti, alla presenza della sottosegretaria
all’Interno Wanda Ferro, del prefetto Castrese De Rosa,
dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace Claudio
Maniago, del sindaco Nicola Fiorita, del segretario regionale
Mic per la Calabria Maria Mallemace.
“È stato un lavoro lungo – ha detto Ferro – che ha visto
tanti attori protagonisti con quella volontà di mettere a frutto
i 6 milioni di euro per un primo lotto e il secondo lotto, che è
quello del Mic, con altrettante importanti risorse anche da
parte della Regione Calabria per rimettere a norma e soprattutto
in sesto una struttura straordinaria che rappresenta l’identità
di una città. Il lavoro è stato portato avanti ritrovando gli
spazi adeguati che sono stati condivisi con gli organi della
Curia rispetto al pre-bombardamento del 1943. Quindi un Duomo
che sarà restituito ai cittadini in maniera giusta e soprattutto
con quel valore culturale che non dobbiamo mai dimenticare, che
da sempre appartiene alla città di Catanzaro e a tutta la sua
provincia”.
“Il lavoro – ha spiegato Siniscalco – è di estrema
complessità, sia di tipo architettonico che strutturale sul
Duomo, che manifesta grossissime criticità da un punto di vista
della normativa sismica. Affrontare la problematica è stato
estremamente complesso e solo grazie agli studi che sono stati
compiuti negli anni pregressi è stato possibile raggiungere in
così breve tempo il risultato di avere un appalto dei lavori.
Per questo siamo oggi nelle condizioni di consegnare i lavori di
rimessa in pristino strutturale delle opere, a cui si
aggiungeranno degli ulteriori lavori in corso di appalto per
ulteriori 2.900.000 euro”.
“In breve tempo – ha aggiunto il provveditore – rispetto
all’assegnazione dei fondi, siamo riusciti ad arrivare a un
grande risultato tecnico. Oggi o domani verrà pubblicato il
bando di gara relativo al secondo lotto. Il progetto è stato
concepito in maniera tale che i due lotti possano essere
realizzati contemporaneamente, uno da una parte e uno
dall’altra, senza interferenza da parte delle imprese”.
Il Duomo per Argentieri “non è solo un luogo storico ma è
l’edificio di culto più importante della città di Catanzaro e
quindi oggi è un momento speciale, che la città attendeva da
tempo e finalmente si dà avvio e anche concretezza ad un lungo
percorso molto difficile che si è dovuto affrontare. Un percorso
nato pensando di dover affrontare una patologia circoscritta e
poi grazie ad un lavoro straordinario fatto dal ministero dei
Beni culturali come stazione appaltante e il segretariato Mic
per la Calabria ci si è resi conto che la patologia era molto
più estesa. In realtà era un cancro e questa è la differenza. Ci
si è resi conto che bisognava recepire o cercare altri
finanziamenti e tutte le istituzioni si sono ovviamente unite
per trovare altre fonti di finanziamento”.
Di “una prima tappa di un cammino molto impegnativo” ha
parlato mons. Maniago. “Per una cattedrale – ha detto – essere
chiusa è davvero il dramma più grande perché è la chiesa più
importante di una città, di una diocesi, in questo senso anche
di un territorio come la nostra Calabria. È una chiesa che è
simbolo di un popolo, di una terra, di una storia e che deve
essere aperta e accessibile. C’è stata tanta attesa e anche
sofferenza sotto certi aspetti, soprattutto da parte della
popolazione. Io ne sono testimone perché la prima cosa che mi
hanno chiesto appena arrivato, tre anni, è stato di riaprire la
cattedrale”.
“Catanzaro – ha detto Fiorita – oggi riceve una bellissima
notizia frutto del lavoro che è stato compiuto dalla
sovrintendenza, dal ministero dell’Interno, dagli organi che
hanno reso possibile arrivare a questo giorno, che è il giorno
che ci dice che torneremo ad avere la nostra cattedrale. La
città aspettava questa notizia bellissima, che si inserisce in
un momento di grandi notizie positive, insomma un proliferare di
iniziative che non può che fare piacere. Oggi sappiamo che
inizieranno dei lavori che non erano scontati perché sono emerse
tante criticità che hanno reso necessario anche reperire fondi
ulteriori da quelli previsti inizialmente e quindi ringraziamo
veramente come amministrazione comunale tutti i soggetti, tutte
le istituzioni che hanno lavorato per arrivare fin qui”.
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Fonte www.ansa.it 2025-02-10 15:57:05