Il gup del Tribunale di
Castrovillari ha disposto il rinvio a giudizio di due persone
per la morte di Denise Galatà, la studentessa diciannovenne
dell’Istituto “Rechichi” di Polistena (Reggio Calabria) deceduta
il 30 maggio del 2023 dopo essere caduta in acqua mentre faceva
rafting sul fiume Lao, nell’ambito di di una gita organizzata
dalla scuola, a Laino Borgo (Cosenza). A processo, come si
apprende dalla stampa locale, andranno il presidente del
consiglio direttivo della società di rafting, Giuseppe Cosenza e
l’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva Denise,
Giampiero Bellavita. Gli imputati, ai quali si contesta il reato
di omicidio colposo, dovranno comparire davanti al Tribunale di
Castrovillari, competente per territorio, il prossimo 10 aprile.
Nel corso dell’udienza si è appreso che la Procura di
Castrovillari ha iscritto nel registro degli indagati anche la
dirigente e due insegnanti dell’Istituto scolastico del reggino.
Secondo la Procura di Castrovillari, il presidente Cosenza
non avrebbe ottemperato “al divieto di introdursi nel fiume Lao
previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione
dello stato di allerta meteo, consentendo la discesa che, nel
preciso caso, veniva eseguita da accompagnatori non in possesso
delle necessarie qualifiche richieste per il grado di difficoltà
del corso d’acqua” mentre la guida sarebbe stata in possesso
“di una qualifica federale insufficiente per la navigazione del
fiume Lao” e, inoltre, avrebbe composto “l’equipaggiamento del
gommone condotto in modo inadeguato”. La guida, inoltre avrebbe
“trascurato e sottovaluto le criticità non interrompendo la
navigazione ed affrontando il tratto critico del Lao, nel quale
la ragazza cadeva nel fiume senza più risalire”.
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Fonte www.ansa.it 2025-02-07 12:18:08