“Siamo allibiti. Abbiamo ricevuto,
via pec mercoledì 5 febbraio, il secondo sfratto in un mese
della statua di Giacomo Mancini da parte del sindaco di
Cosenza”. E’ quanto si legge in una nota della Fondazione
Giacomo Mancini.
“Lo sfratto – prosegue la nota – non ha alcuna motivazione. È
contro la legge nella forma e nella sostanza. E smentisce e
contraddice la delibera di giunta e la convenzione sottoscritta
tra Comune e Fondazione. Insomma è un arbitrio. Un abuso. Una
prepotenza. Una violenza. Per giunta pagata con i soldi dei
cittadini”.
“Per parte nostra – conclude la nota della Fondazione –
reagiremo con ogni tipo di azione di resistenza a difesa del
Leone e della storia di Cosenza”.
La vicenda dello “sfratto” della statua, collocata nel 2022
davanti il Comune su iniziativa della stessa Amministrazione
comunale, è iniziata il 9 gennaio scorso con un primo avviso da
parte del Comune che intende ricollocarla nella piazza
intitolata al leader socialista ed ex sindaco di Cosenza per
fare posto ad alcune statue per il Museo all’aperto Bilotti. Il
18 gennaio scorso, davanti alla statua di Mancini, si era svolto
un flash mob per chiedere che il monimento resti al suo posto.
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Fonte www.ansa.it 2025-02-06 11:30:10