Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi, nell’informativa urgente del governo oggi 5 febbraio alla Camera, riferiscono in merito alla richiesta di arresto della Corte penale internazionale e successiva espulsione del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish.
“Ho manifestato subito la disponibilità ad essere ascoltato il prima possibile, infatti eccomi qua, per chiarire questa vicenda sulla quale ci sono tantissime incertezze, inesattezze, talune grossolane contraddizioni”, dice il Guardasigilli.
“Tanto più la richiesta proveniente dalla Corte Penale Internazionale è articolata e complessa, tanto maggiore deve essere la riflessione, anche critica, sul suo procedere logico, sulla sua coerenza argomentativa, sui dettagli degli elementi citati e sulla coerenza delle conclusioni cui perviene. Come vedremo questa coerenza manca e quell’atto è radicalmente nullo“, afferma Nordio
E spiega che “l’atto è arrivato in lingua inglese senza essere tradotto. Sin dalla prima lettura il sottoscritto notava una serie di criticità sulle richieste di arresto che avrebbero reso impossibile una immediata richiesta alla Corte d’Appello”.
La ricostruzione
“Il 18 gennaio 2025 la Corte Penale Internazionale emetteva un mandato di arresto internazionale nei confronti di Osama Elmasry Njeem, per una serie di reati di cui vi parlerò dopo – afferma Nordio – Il mandato di arresto veniva eseguito dalla Digos di Torino domenica 19 gennaio 2025 alle ore 9:30. Una notizia informale dell’arresto veniva trasmessa via e-mail da un funzionario dell’Interpol a un Dirigente del Dipartimento degli Affari di giustizia, alle ore 12:37 sempre della domenica 19 gennaio 2025. Si trattava, come ho detto, di una comunicazione assolutamente informale, di poche righe, priva dei dati identificativi del provvedimento in oggetto e delle ragioni sottese”. Nordio aggiunge che “non vi era nemmeno…
Fonte www.adnkronos.com 2025-02-05 11:27:00