Botta e risposta tra il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, che ha inviato l’atto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel caso Almasri, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano, sull’uso dei ‘voli di Stato’ sulla tratta Roma-Palermo utilizzati in precedenza dal magistrato. Il Tg1, diretto da Gian Marco Chiocci, ricostruisce i fatti con tanto di carte del ricorso del magistrato al Consiglio di Stato. All’origine della vicenda il no di Mantovano arrivato a gennaio del 2023: in merito alla “richiesta di voli di stato del Procuratore della Repubblica di Roma dott. Francesco Lo Voi”, “si delibera, allo stato degli atti, di non autorizzare i voli di Stato in oggetto”, si legge nella parte del documento evidenziato dal servizio.
Lo Voi insiste con l’ufficio voli di Stato sostenendo che “l’uso del volo di Stato consente uno spostamento molto più rapido rispetto a quello dei voli di linea, evita la presenza dello scrivente in ambienti e situazioni di facile riconoscibilità personale (aerei e aeroporti) ed evita altresì l’impiego di personale di scorta”. Immediata la risposta di Mantovano: “la maggiore rapidità del volo di Stato non è un argomento in sé decisivo se non per indifferibili esigenze di servizio” e sull’uso della scorta “lo scrivente cerca di incaricare il Servizio Voli di una comparazione economica tra il costo complessivo del volo di Stato senza scorta e quello del volo commerciale con scorta”.
Comparazione dei costi che arriva l’8 marzo: secondo “le informazioni assunte presso lo Stato Maggiore dell”Aeronautica Militare e presso fonti pubbliche, il costo per la finanza pubblica di un volo di Stato di andata e ritorno nella tratta Roma-Palermo è di almeno 13.000 euro (a seconda del velivolo utilizzato), mentre il biglietto di andata e ritorno nella stessa tratta su un volo di linea varia dai 400 ai 700 euro per…
Fonte www.adnkronos.com 2025-01-29 21:41:18