Preoccupazione elevata, silenzio scontato, necessità, più volte ribadita, ma a quanto pare inascoltata, di coltivare “armonia tra le Istituzioni” anche per poter promuovere fiducia tra i cittadini. Non è difficile immaginare l’atmosfera che regna al Quirinale in queste ore anche per gli ultimi sviluppi sul caso Almasri, con uno scontro tra politica e magistratura che ha superato ampiamente il livello di guardia e una tensione tra maggioranza e opposizione che ha portato a una semiparalisi dei lavori parlamentari, che in Aula riprenderanno alla Camera la prossima settimana e al Senato quella successiva, con soprattutto l’impossibilità di procedere oggi alla nuova votazione per l’elezione dei giudici della Corte costituzionale. La cosiddetta vicenda Almasri, oltre alle conseguenze che sta determinando nel dibattito politico-istituzionale interno, porta con sé delicate ripercussioni a livello internazionale.
Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atteso a Scandicci in provincia di Firenze per partecipare alla cerimonia per l’inaugurazione dei corsi dei magistrati ordinari in tirocinio e dell’anno formativo 2025 della Scuola superiore della magistratura. Un’occasione che, senza naturalmente riferimenti all’attualità, potrebbe rappresentare l’occasione per ribadire concetti più volte espressi riguardo le prerogative e i limiti dei vari poteri istituzionali. Tuttavia, come già accaduto lo scorso anno, non è previsto un intervento del capo dello Stato e la scelta non sarebbe maturata in queste ore, ma sarebbe frutto di decisioni prese e comunicate già nei mesi scorsi.
In ogni caso in questi dieci anni il presidente della Repubblica ha avuto modo di ripetere a più riprese quale debba essere il corretto modus operandi istituzionale e di spendersi per cercare di riportare su binari corretti il dibattito nelle e tra le istituzioni. Accadde ad esempio nell’estate del…
Fonte www.adnkronos.com 2025-01-29 23:04:13