Tanti i temi sul tavolo di Antonio Tajani, vice premier e ministro degli Esteri, tra cui quello dell’aumento della spesa per la difesa: “Per l’Italia è impossibile arrivare al 5%” del Pil da destinare alla difesa, ”ma stiamo compiendo grandi sforzi
per arrivare al 2%”, ha detto al Senato in occasione del convegno ‘Europa-Usa 2025. Sfide transatlantiche’. Per favorire questo percorso, ”quelle spese vanno scorporate dal patto di stabilità per garantire investimenti nella difesa”, ha spiegato Tajani, ‘L’Italia è il Paese che dopo gli Stati Uniti fornisce il maggior numero di militari alla Nato, impegnando quindi uomini, donne e mezzi, oltre che economici, per essere protagonisti della politica estera anche sotto bandiera delle Nazioni Unite”.
Dalla difesa agli accordi di Abramo
‘L’Europa non deve essere sonnacchiosa e deve investire nella sicurezza, che non significa essere guerrafondai”, ma puntare a ”diventare il secondo pilastro nella Nato”, ha dichiarato Tajani, ”l’Europa non può sempre pensare di chiamare gli Stati Uniti se c’è un problema”, ma deve ”giocare la sua parte per essere più forte e credibile”, ha aggiunto il ministro, affermando che “investire di più nella difesa significa garantire la propria sicurezza”.
”Gli Stati Uniti devono fare attenzione a non trascurare il fronte meridionale della Nato”. Perché ”per il Mediterraneo e l’Africa l’alternativa sono India, Cina e Russia. Non sottovalutiamo quello che sta facendo la Russia nell’Africa subsahariana, dove vuole rappresentare un’alternativa all’Occidente”, ha ammonito il vicepremier, ”è importante una presenza americana nel Mediterraneo perché deve essere un luogo di pace e l’Occidente deve diventare l’interlocutore principale del continente africano nell’ottica della collaborazione”.
”Noi italiani, insieme agli americani, abbiamo sempre sostenuto gli accordi di Abramo perché portano…
Fonte www.adnkronos.com 2025-01-23 11:02:34