Il Tribunale di sorveglianza di
Napoli ha revocato la misura di sicurezza detentiva che era
stata comminata a Pantaleone Mancuso, detto “l’Ingegnere”, 64
anni, esponente di spicco dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta
attiva nel Vibonese.
Mancuso, difeso dall’avvocato Francesco Capria, si era reso
irreperibile in seguito alla decisione del figlio maggiore
Emanuele di collaborare con la giustizia, a giugno 2018.
All’epoca era sottoposto alla libertà vigilata alla quale si era
sottratto. È stato arrestato a marzo 2019 mentre si trovava in
una sala Bingo a Roma.
Pantaleone Mancuso era recluso nella casa-lavoro di Aversa.
Il magistrato di sorveglianza di Napoli ha valutato la buona
condotta dell’uomo e ha dichiarato la cessazione della
pericolosità sociale di Mancuso che è tornato in libertà.
Attualmente l’uomo è imputato per narcotraffico davanti al
Tribunale di Vibo Valentia e per tentato duplice omicidio
davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro.
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Fonte www.ansa.it 2025-01-11 18:00:52