L’accordo c’è? Parrebbe di sì con i professori Francesco Saverio Marini per Fdi, Massimo Luciani per il Pd, Valeria Mastroiacovo come tecnica-indipendente e per Fi, la cui posizione è ancora indefinita, gli avvocati Pierantonio Zanettin o Francesco Paolo Sisto. Ma c’è il tam tam di un ‘alto’ nome istituzionale, che complica politicamente gli equilibri e che potrebbe disfare l’intera pariglia, per ricomporla poi in un quadro diverso, in vista della seduta delle Camere martedì prossimo per l’elezione di 4 giudici della Corte costituzionale. Il nome è quello dell’avvocato generale dello Stato, in carica dall’8 agosto 2019, Gabriella Palmieri Sandulli, nuora dell’ex presidente della Corte costituzionale e senatore Dc Aldo Mazzini Sandulli. La donna nello scenario di accordo 2+1+1, due giudici alla maggioranza, uno all’opposizione e uno ‘tecnico/indipendente’, che diventa l’ago della bilancia.
La quarta casella sarebbe stata invece data per certa alla stimata giurista cattolica Valeria Mastroiacovo, segretario Centrale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (Ugci) e professore ordinario di Diritto tributario presso l’Università degli Studi di Foggia. Dopo aver messo un piede nel 2018 a Palazzo della Consulta come assistente di studio del giudice costituzionale Luca Antonini (in quota Lega), dal 2021 Mastroiacovo è entrata a far parte dell’Ufficio studi dell’intera Corte, quale “pilastro”, si dice a Palazzo della Consulta, nella sua materia (diritto tributario) a supporto di tutti i giudici costituzionali.
Il profilo di entrambe le donne è altissimo: ma ci sono due fattori che i sostenitori dell’una o dell’altra tirano in ballo per perorare la propria causa. Di Mastroiacovo, che non ha mai avuto alcun incarico politico, è malvisto l’aver lavorato quale assistente di un giudice costituzionale in quota Carroccio, punto del curriculum che secondo l’opposizione, in particolare Pd, (e…
Fonte www.adnkronos.com 2025-01-10 17:05:43