Le voci di rimpasto irrompono nello sprint finale della manovra al Senato. Mentre è in corso la discussione sulla fiducia a Palazzo Madama, si rincorrono i rumors su una ‘super clausola’ che vincolerebbe i partiti della coalizione di maggioranza a non cambiare caselle di governo, impedendo ai ministri di ricoprire incarichi già svolti in passato (vedi Matteo Salvini al Viminale sull’onda dell’assoluzione per il processo Open Arms). Il primo, oggi, a smentire l’ipotesi di un rimaneggiamento della squadra di Palazzo Chigi – caldeggiata in particolare dalla Lega nei giorni scorsi – è il presidente dei senatori di Fi Maurizio Gasparri (“non vedo le ragioni per parlare di rimpasto e per procedere a cambiamenti, a meno che non ci siano promozioni come è accaduto nel caso di Raffaele Fitto”) seguito dal capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan (“non vediamo la necessità di un rimpasto”).
A spegnare le indiscrezioni ci pensa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo della premier Giorgia Meloni. Una super clausola anti-rimpasto “non è all’ordine del giorno, non se ne è mai parlato”, assicura il braccio destro della leader di Fratelli d’Italia, smentendo in particolare i boatos su un eventuale trasloco del segretario leghista alla guida del ministero dell’Interno: “Non c’è preclusione su nulla, ma di rimpasto – precisa – non si è mai parlato. Il rimpasto si fa quando l’attività del governo ne trarrebbe giovamento, ma ad oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza”. Per Fazzolari “Piantedosi è un ottimo ministro, così come Salvini al Viminale sicuramente farebbe molto bene ma ad oggi – ribadisce – non c’è alcuna esigenza di rimpasto”.
Ma il capo della Lega, fermato dai cronisti fuori Palazzo Madama, rilancia: “Siamo tutti nelle mani del buon Dio. Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso…
Fonte www.adnkronos.com 2024-12-28 14:56:51