Centinaia di studenti
degli istituti di II grado della città Metropolitana di Reggio
Calabria, affollano da stamattina i dipartimenti dell’Università
degli Studi Mediterranea. È la giornata dell’Open day, con una
serie di eventi informativi, ludici e di spettacolo che
caratterizzeranno l’intera giornata.
“Una iniziativa – ha spiegato il rettore Giuseppe Zimbalatti
– con la quale cerchiamo di coniugare una buona attività
informativa sulla nostra attività formativa, con un momento di
divertimento in cui l’Ateneo si mostra in tutte le sue
potenzialità. La prima cosa che vogliamo comunicare è che il
percorso universitario è una scelta molto importante. Ovviamente
ci auguriamo che molti di questi giovani, oggi, scelgano di
continuare i loro studi all’Università. La seconda, è che se lo
fanno all’Università Mediterranea noi ne siamo particolarmente
felici. Offriamo un ampio ventaglio di opportunità formative che
sono perfettamente in linea con l’offerta nazionale”.
“Negli ultimi anni – ha detto ancora il rettore – abbiamo
rimodulato i nostri corsi di laurea tradizionali e stiamo
avviando nuovi corsi. Abbiamo molto investito su cosiddetti
‘corridoi umanitari’, per dare la possibilità a giovani che
provengono da aree di crisi, aree di guerra, o povere, di
studiare. Ce ne siamo accollati tutti gli aspetti, da quello
finanziario a quello logistico ed organizzativo. Questo vuol
dire guardare al Mediterraneo, alle Regioni vicine, in un’ottica
di integrazione per un sistema formativo mediterraneo”.
Un’Open day che già si annuncia riuscito ma che ha richiesto
lunghi mesi di lavoro. “L’Università non è una turris eburnea
separata dal resto del contesto sociale – ha dichiarato la
prorettrice con delega all’orientamento, dell’Università
Mediterranea Rossella Marzullo – ma è una istituzione del
territorio per il territorio. Si apre alla città anche per
garantire anche una interazione costante con tutti i soggetti
sociali che sono coinvolti in questo processo di crescita, che
non può riguardare una singola istituzione”.
“Questo Ateneo – ha ancora detto Marzullo – ha le dimensioni
ottimali che garantiscono la costruzione di un rapporto diretto
tra docenti e studenti, che oggi più che mai sono fondamentali
per sostenere questi ragazzi nel loro percorso di crescita. Non
sono mediati da altre figure che sostituiscono i docenti nella
gestione del percorso formativo. Il docente coltiva lo studente
in tutto il suo percorso di studio. E questa è una possibilità
di crescita impagabile”.
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Fonte www.ansa.it 2024-12-04 14:30:31