Cosa sono i detriti spaziali? L’intelligenza artificiale ci aiuterà a prenderci cura della Terra? E come sarà la medicina del domani? A queste e altre domande risponderà ‘Spoiler – Un viaggio nel futuro’, il nuovo programma di Rai Kids che andrà in onda tutti i giorni (tranne martedì e venerdì) alle ore 19.35 su Rai Gulp e RaiPlay a partire da sabato 7 dicembre.
Un viaggio in compagnia dell’attore Mario Acampa e la divulgatrice Linda Raimondo, fresca della sua laurea in Fisica.
I due si parleranno – per via del malfunzionamento del sistema di domotica di casa di Acampa – da epoche diverse: lui è nel 2024, mentre lei è nel 2034 e ha già realizzato il suo sogno di diventare astronauta, tant’è che si trova sul Gateway lunare (in realtà la sede di Frascati dell’Agenzia spaziale europea, un’ambientazione un po’ in stile Star Trek).
Ne sono uscite quindici puntate della durata di sette minuti, come delle pillole di scienza, per rendere fruibili ai ragazzi anche argomenti che non sono semplici nemmeno per gli esperti. E pure di questo si è parlato alla presentazione del programma, oggi alla scuola secondaria di primo grado ‘Antonio Rosmini’ di Roma. Prima della visione di tre puntate, alla domanda “Vi piace la scienza?” si sono levati alcuni mugolii contrariati. Dopo il video, però, le domande si sono susseguite con un gran levarsi di mani.
“A me la scienza non piace molto perché alle elementari non me la insegnavano bene – ricorda una bimba – una volta è successo che la maestra non c’era e ci ha fatto studiare due o tre pagine da soli”. Rassicurante, risponde proprio la scienziata in divenire, Linda Raimondo: “la scienza è poesia, nel momento in cui si capisce si aprono le porte a tantissima bellezza – rivela – però quando avevo la vostra età a me scienza e matematica non piacevano proprio. La matematica mi faceva paura, solo che per me era diventata una sfida capirla. E anche oggi vado ogni giorno all’università sapendo che non capirò nulla di quello che mi spiegano, ma poi il pomeriggio mi metto a studiare per comprendere ciò che mi è stato detto a lezione”.
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