Un pasticcio che poteva essere evitato. A Giorgia Meloni, raccontano, non sarebbe affatto andato giù il doppio passo falso di ieri della sua maggioranza al Senato, con il governo battuto una prima volta in commissione Bilancio sul canone Rai (Forza Italia ha votato con l’opposizione contro la riduzione del contributo per la tv pubblica da 90 a 70 euro fortemente voluto da Matteo Salvini) e una seconda volta, sempre a Palazzo Madama, su un emendamento sulla sanità calabrese firmato dal senatore azzurro Claudio Lotito, evidente fallo di reazione della Lega. Un inciampo che “non giova a nessuno”, filtrava da Palazzo Chigi a stretto giro dal primo incidente di giornata.
Meloni irritata, ma nessun vertice in vista
La premier, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe rimasta molto infastidita da quanto accaduto per aver dato l’immagine di superficialità e litigiosità a pochi giorni dal vertice di domenica scorso, dove avrebbe chiesto e strappato ai suoi alleati la promessa di evitare polemiche e forzature su temi divisivi. Da qui la freddezza nei confronti di Antonio Tajani, percepita ieri al Med Dialogues (rapida stretta di mano, ndr). “Se abbiamo trovato l’accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai”, ha tagliato corto la premier con i cronisti, derubricando le frizioni “in schermaglie”, nulla di “particolarmente serio”. Ora bisogna andare avanti e lasciarsi tutto alle spalle in fretta, concentrarsi sui prossimi impegni, la linea che filtra infatti da Palazzo Chigi. Dove, assicurano, non figurano in agenda nuovi vertici di maggioranza: “Lasciar decantare e guardare avanti, il presidente tira dritto”, confermano fonti parlamentari vicine a Meloni.
L’incidente sul canone Rai
Sul canone Rai ci sarebbe stato un combinato disposto di fattori, che avrebbero portato all’incidente, esponendo di nuovo il centrodestra all’ennesimo scivolone. Nella coalizione, insomma, si respira un clima di tutti…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-27 23:08:34