A mille giorni dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna a schierarsi convintamente al fianco di Kiev. Una presa di posizione ferma e affatto scontata visto che sul G20 di Rio de Janeiro incombe l’ombra di Donald Trump, convitato di premier del summit.
E’ tutto da vedere quel che accadrà quando, il 20 gennaio, il tycoon farà ritorno alla Casa Bianca, ma mentre i trumpiani criticano duramente la scelta dell’uscente Joe Biden di inviare missili a lungo raggio a Kiev -proprio in queste ore l’Ucraina ha iniziato a farne uso- la presidente del Consiglio non mostra tentennamenti, convinta su da che parte l’Italia debba stare.
Sì Usa a missili contro Russia “è risposta a aggressività senza precedenti”
In un rapido punto stampa fuori dal suo albergo, affacciato sulla costa di Cobacabana ma con una favela alle spalle, la presidente del Consiglio si spinge a ‘difendere’ la decisione degli Usa di inviare missili a Kiev pungendo ancora una volta Vladimir Putin, pur marcando le distanze con quanto deciso a Roma, che supporta l’Ucraina con sistema di difesa aerea, scudo alla popolazione alle infrastrutture.
Con Biden, salutato ieri a margine del vertice, non ne hanno parlato, mette in chiaro, ma “credo che la scelta sia la risposta all’aggressività senza precedenti vista in questi giorni da parte della Russia, alla vigilia di un G20 a cui la Russia partecipa. Credo tradisca bene la volontà di dialogo da parte della Russia”, dice durissima. E a chi le chiede cosa farà l’Italia semmai l’America di Trump dovesse optare per un disimpegno in Ucraina, Meloni risponde spiegando che bisogna “vedere cosa accade”, ma che ora è importante “non divaricare il fronte occidentale”, ovvero restare uniti.
Parole che appaiono tanto più incisive alla vigilia della missione della presidente del Consiglio a Buenos Aires, dove ad attenderla ci sarà il presidente argentino Javier…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-19 23:01:27