Sono stati consegnati a Rende
quattro importanti riconoscimenti assegnati dall’Accademia
Italiana della Cucina: all’imprenditrice Flora Fabiano,
ristorante Quasimodo del Villa Fabiano è andato il “Diploma di
Buona Cucina”; al produttore Ernesto Madeo di Madeo Industrie
Alimentari per il prosciutto di suino nero di Calabria il
“Premio “Dino Villani”, al maestro Alberto Vitaro dell’esercizio
commerciale La Cremeria Vitaro il “Premio Massimo Alberini” ed
allo scrittore ed enogastronomo Pinuccio Alia il “Premio
Giovanni Nuvoletti 2024”.
I premi all’enogastronomia calabrese sono stati promossi
dalla Delegazione di Cosenza dell’Accademia della Cucina
Italiana presieduta da Rosario Branda. L’iniziativa si è svolta
nell’ambito della IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
I lavori, aperti dal prefetto di Cosenza Rosa Maria
Padovano, hanno fatto registrare gli interventi del delegato
cosentino dell’Accademia Rosario Branda, del presidente della
Provincia Rosaria Succurro, del commissario prefettizio del
Comune di Rende Santi Gioffrè, del sindaco di Cosenza Franz
Caruso e dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca
Gallo. E’ toccato al presidente del corso di laurea in Medicina
e Chirurgia TD dell’Università della Calabria Marcello
Maggiolini evidenziare gli aspetti scientifici del tema legati
agli accertati riflessi positivi del cibo buono sulla salute di
ognuno. “La dieta mediterranea – ha detto Maggiolini – è un
modello alimentare sano e sostenibile in grado di contribuire
alla prevenzione di numerose patologie cronico-degenerative come
il diabete, l’obesità e la sindrome metabolica, le malattie
cardiovascolari, osteoarticolari e i tumori. Le nostre radici –
ha aggiunto – rendono più facile rispetto ad altri contesti
territoriali il consumo di cibi che caratterizzano la dieta
mediterranea, con indubbio vantaggio per la salute di grandi e
piccoli”.
Il saggista Francesco Maria Spanò, nell’illustrare il ruolo e
l’importanza del vino, ha sottolineato che “i 353,4 miliardi di
dollari di fatturato mondiale per fine 2024 (pari a 25,3
miliardi di litri), basterebbero a giustificare perché ancora
oggi il vino, tenuto a battesimo da Noè, continua a tenere
banco” ed ha ricordato che “tre antiche civiltà – greca, romana,
etrusca – hanno avuto il loro dio del vino: Dionisio, Bacco,
Fufluns e che è presente nell’Iliade e nell’Odissea”.
“Abbiamo chiamato l’edizione di quest’anno ‘Dieta
Mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione’ – ha
detto Rosario Branda – con l’obiettivo di presentare la cucina
del territorio ponendo in evidenza le nostre radici e le usanze
tramandate in linea di continuità con il riconosciuto ruolo
della Dieta Mediterranea per la tutela della salute, nel quadro
di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile”.
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Fonte www.ansa.it 2024-11-18 09:04:33