Legge Calderoli costituzionale – Legge Calderoli incostituzionale. E’ il ping pong semplificato fra centrodestra e centrosinistra seguito alla nota dell’ufficio stampa della Corte costituzionale che anticipa la complessa ed articolata sentenza sull’Autonomia differenziata, non ancora depositata. Mentre si riapre anche il capitolo referendum il cui destino “seppure i quesiti fossero ammessi dopo il deposito della sentenza della Corte” è legato a doppia mandata al fatto che “la maggioranza potrebbe prima del voto arrivare a una nuova legge ridefinita secondo le indicazioni della Corte che farebbe venire meno il referendum seppur ammesso dalla Consulta”.
Una nuova legge sull’Autonomia differenziata in cui, come spiega all’Adnkronos il presidente emerito della Corte Cesare Mirabelli, i giudici costituzionali affermano che “l’incremento di autonomie regionali, può essere costituzionalmente corretto” ma “rimettono in equilibrio il rapporto fra autonomie e unità dell’ordinamento e riconoscono che le autonomie non possono contrastare con un
principio di solidarietà ed eguaglianza”, spezzando così una lancia in favore delle regioni del Mezzogiorno perché la “ripartizione delle risorse secondo la Consulta non si può basare sul ‘piede storico’”;
chiedono sia d’ora in poi attore “il Parlamento a cui la legge Calderoli aveva serrato i bulloni”, che la Corte dischiude nella sentenza stabilendo che “la legge che disciplina la devoluzione approvata dal governo per dare luogo alle intese è emendabile”; che “è il Parlamento che per singoli diritti e prestazioni stabilisce quale è il livello essenziale di prestazione (Lep)”, riguardo a cui
“non possono essere delegate intere materie ma possono solo essere distribuite funzioni
invocando la sussidiarietà”.
Infatti “Musumeci
aveva ragione a non voler concedere alle Regioni la delega sulla Protezione civile”. “Ed attenzione alle etichette” – ammonisce Mirabelli -…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-15 16:06:18