Venerdì nero anche in Calabria a
causa dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico
locale partito alle 5.30 di stamane. L’adesione in Calabria,
secondo i sindacati, ha superato il 90% dei lavoratori in quasi
tutte le aziende di trasporto causando numerosi disagi e il
blocco pressoché totale della mobilità.
A Catanzaro, l’Amc, che si occupa del trasporto urbano, ha
aderito quasi al 100%. Gli ultimi pullman visti in giro in città
quelli di ritorno al capolinea esibivano la scritta “Fuori
Servizio”, dopo le 9. A Reggio Calabria l’Atam ha aderito circa
l’85% e a Cosenza sia l’Amaco che Ferrovie della Calabria hanno
aderito. Quest’ultima coinvolgendo l’intera regione.
“Abbiamo aspettato il pullman – hanno detto alcuni cittadini
in attesa alla fermata – perché pensavamo che comunque avrebbe
garantito fino a quest’ora, ma mi è passato davanti con la
scritta fuori servizio”. “Questa mattina ho preso il bus che è
regolarmente passato, ma all’uscita – ha aggiunto uno studente –
viene a prendermi mia mamma”.
“Lo sciopero – hanno affermato Salvatore Larocca, Filt Cgil,
Enzo Pagnotta, Fit Cisl e Natale Spataro Uil Trasporti – è
importantissimo per il rinnovo del contratto. La condizione in
Calabria è peggiore perché con questi fondi non ci sono
consentiti servizi efficienti per i cittadini. Quando Ci sarà
l’autonomia differenziata verranno meno risorse da parte del
governo nazionale e la situazione diventerà insostenibile. Per
questo chiediamo – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali
di categoria – che il fondo nazionale venga rinforzato e che ci
sia il rinnovo del contratto scaduto da quasi un anno”.
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Fonte www.ansa.it 2024-11-08 11:09:35