All’Italia serve una strategia di sicurezza nazionale. È questa l’idea che oggi ha riunito esperti e istituzioni alla Camera, per discutere del position paper della Fondazione Leonardo. La presentazione è stata introdotta dal discorso del ministro della Difesa Guido Crosetto, al quale è seguita una tavola rotonda coordinata dal presidente della Fondazione Leonardo (e dell’Associazione Futuri Probabili) Luciano Violante. Hanno partecipato il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, il presidente Mundys, Giampiero Massolo, il presidente European Nuclear Society, Stefano Monti.
Alla redazione del Paper hanno contribuito, con il coordinamento di Luciano Violante, Danila Aprea, Andrea Battiston, Marco Casu, Francesca Piazza, Vincenzo Pisani, Lapo Pistelli, Enrico Savio. Ha collaborato anche Luca De Angelis, direttore generale per le nuove tecnologie abilitanti al Mimit, e il prefetto Stefano Laporta, presidente ISPRA, con i ricercatori dell’istituto.
Il paper non affronta il tema della sicurezza militare, “perché si tratta di un’area strategica valutata prevalentemente all’interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale”. Gli autori specificano che “la sicurezza non consiste solo nella difesa militare, anche se il rischio della guerra appare oggi meno lontano di ieri. La sicurezza comprende anche la libertà dei cittadini di vivere le proprie scelte, la certezza di una formazione adeguata alle necessità del lavoro e della vita, la possibilità di disporre dei beni e dei servizi essenziali, di energia, alimenti, ambiente sicuro senza costrizioni politiche e senza condizionamenti economici o sociali”.
Contesto e Obiettivi della Strategia
L’Italia è l’unico paese del G7 a non avere una strategia di sicurezza nazionale, dopo che nel 2023 anche la Germania ha pubblicato la propria. Secondo il paper, questa strategia deve essere chiara e aggiornata, che affronti le sfide globali, l’instabilità politica e la…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-08 18:02:28