Continua il muro contro muro tra Lega e Forza Italia sul canone Rai. Oggi, nel silenzio di Giorgia Meloni, si è consumato un nuovo duello a distanza tra alleati. “La proposta del Carroccio non fa parte del programma di governo del centrodestra e quindi non la condividiamo”, taglia corto da Pechino Antonio Tajani. Secca la replica a stretto giro del partito di via Bellerio per bocca della deputata Elena Maccanti, membro della Vigilanza Rai: “Sorprendono le parole di Tajani, anche perché si tratta di confermare una misura approvata, nella manovra dell’anno scorso, anche con i voti di Fi”.
In Transatlantico, a Montecitorio, girano due versioni sullo stato dei rapporti all’interno della coalizione. C’è chi sostiene che Giorgia Meloni abbia lasciato fare Matteo Salvini, quando quest’ultimo ha deciso di far presentare ai suoi l’emendamento ad hoc al decreto fiscale sul taglio a 70 euro del canone Rai. Una mossa, quella della premier, per capire l’effetto che fa, ma anche per non creare frizioni ora con l’alleato, su un tema considerato dal Carroccio un cavallo di battaglia elettorale e non solo. C’è chi, invece, ritiene – e secondo i boatos, la maggioranza nel centrodestra la penserebbe così – che Salvini voglia andare fino in fondo su un tema prioritario per lui. Insomma, il suo puntare i piedi sarebbe una sorta di clava da agitare per alzare il prezzo. Da qui la scelta di presentare un emendamento nonostante i dubbi di Fratelli d’Italia e il secco no di Forza Italia.
In casa Lega non vogliono sentire ragioni. “Penso che la Rai più che spendere troppo spende male, il nostro obiettivo è di diminuire le tasse agli italiani e quindi proseguiremo su questa strada”, la posizione espressa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio e senatore Alessandro Morelli, fedelissimo di Salvini. Ma gli azzurri non ci stanno e mantengono il punto. Per il partito di Silvio Berlusconi, raccontano fonti…
Fonte www.adnkronos.com 2024-11-08 05:59:27