Questo anno cade lo stesso giorno di Halloween, il 31 ottobre (anche se in alcune città italiane il rito originale è già in corso ed abbraccia più giorni) tanto da essere stata ribattezzata volgarmente la ‘ricorrenza anti Halloween’ . E’ la festa delle luci Diwali, cerimonia spirituale dell’induismo divenuta così famosa da venire celebrata a Londra in una Trafalgar Square piena di lanterne e candele, idem nelle principali città statunitensi. In chiave occidentale simboleggia il trionfo della luce sulle tenebre ed è giunta in Italia in concomitanza con l’arrivo dell’ora solare. Un po’ spogliata di contenuti religiosi originali (Diwali è il momento in cui si accolgono nelle proprie case le divinità associate alla felicità e alla prosperità) ma comunque spirituale, la festa su social e giornali come il Washington Post ha ‘istruzioni’ su come organizzarla in chiave pratica e più occidentale, quindi cominciando con il decluttering, ovvero la pulizia degli ambienti di casa (si ritiene che gli dei visitino solo le case pulite e decorate) e proseguendo con la scelta di candele, lanterne ed essenze più indicate per illuminare gli appartamenti.
Una casa di luci, atmosfera e profumi, ecco come
“La festa delle luci si contrappone alla più anglofona e commerciale festa di Halloween e inizia con il passare in rassegna la propria casa per liberarla con il decluttering, ovvero col buttare e regalare ciò che la riempie facendo spazio, aumentandone l’ariosità e la luce naturale che dall’autunno in poi tende a calare in modo velocissimo, – spiega ad ANSA LIFESTYLE Marta Mondelli, creatrice di profumi per ambiente con molti anni vissuti a New York e fondatrice del marchio di candele eco-luxury per la casa Festina Lente a Milano. – Il decluttering coincide con una rinascita che avviene in autunno, alternativa alle pulizie di Pasqua che si fanno in primavera. Per fare ordine e liberare anche i pensieri negativi e la stanchezza e fare più luce anche attraverso spazi armoniosi. Si passa poi alle ‘coccole’ luminose con la scelta di candele, lanterne e aromi odorosi”. Le lanterne sono l’ideale da posizionare alle finestre, sui balconi o all’ingresso esterno delle case. Vi si può inserire una candela a cero oppure oli profumati. “Le essenze tipiche in onore di Diwali sono l’oud o agarwood, resina che nasce da un legno originario delle foreste pluviali dell’India quando attaccato da un fungo parassita e che sa di muschio, è terrosa, animale e molto calda e speziata. In realtà oggi l’oud è un legno protetto ma in profumeria si sostituisce con molecole di sintesi fedeli all’odore originale ma ecologiche, – sottolinea Mondelli. – Altri legni per eccellenza per la ricorrenza sono cedro e sandalo molto aromatici. Inoltre la radice vetiver, caldissima, e le spezie come cannella e chiodi di garofano che accompagnano il naso e i ricordi verso la prossima festa, il Natale che si avvicina”.
Sono tipiche dalla festa delle luci anche le piccole lanterne Diya. “Sono deliziose ciotoline d’argilla con uno stoppino di cotone immerso in burro chiarificato, il ghee indiano, – precisa l’esperta. – Il burro si può sostituire con oli aromatici autunnali, come il cipresso e gli oli balsamici ma anche con un olio di cocco inodore”. Le diya – che si acquistano in moltissime varianti anche sulle piattaforme di e-commerce – vanno posizionate in tanti angoli di casa ricreando la festa indiana delle luci originale. “I piccoli contenitori di argilla, immersi per qualche ora nell’acqua, diventano meno porosi, non assorbono l’olio e durano di più. – suggerisce Mondelli, che ricorda anche di posizionare un sottobicchiere o un vassoio sotto le mini lanterne per evitare che lascino macchie su tavoli e ripiani. Una volta illuminate le stanze con le luci calde delle lanterne la ricorrenza include il consumo di pasti e giochi di società insieme ad amici e familiari.
Atmosfera Hygge
Alla festa delle luci segue l’atmosfera hygge che significa letteralmente “calore, intimità”. Il termine hygge deriva dal norvegese antico e aveva un significato vicino a “benessere”. È apparso per la prima volta in un testo in danese intorno alla fine del XVIII secolo, e i danesi lo utilizzano tutt’ora per tutti gli aspetti della vita quotidiana. “Questa parola è diventata sempre più usata, soprattutto in questa stagione e nel suo senso più esteso rappresenta un’idea più profonda del semplice comfort, – sottolinea Mondelli. – Non si tratta solo di avere una casa accogliente o di coprirsi con una coperta sorseggiando un tè caldo, hygge enfatizza la creazione di momenti di gioia e serenità familiari in un ambiente accogliente e caloroso, insieme alle persone che amiamo, apprezzando il profumo delle candele come traccia olfattiva nel sentiero del benessere completo, superando così il buio e il freddo in arrivo”.
Come aggiungere l’atmosfera hygge in casa propria? Posizionando candele e lanterne per l’ambiente nei luoghi più indicati alla socializzazione, come in soggiorno e in cucina. Oppure all’esterno su balconi e terrazze. “E’ meglio scegliere candele di diverse misure, da posizionare raggruppate oppure sparse, a base di aromi di legni e di spezie. Infine, magari all’ingresso o nei bagni, si possono accendere gli incensi indiani al sandalo e cannella, legno di aloe o di cedro, vetiver, incenso, mirra e patchouli dotati di profumi molto ricchi” conclude Mondelli.
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