“Condivido quanto detto dal ministro Giuli sulle grandi mostre, che non sono le mostre del governo Meloni, ma le mostre del ministero della Cultura che ha degli indirizzi culturali macro che gli dà la politica, il nostro governo ha vinto con un programma culturale votato da milioni di persone”. Così il presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone in un video sui social in cui viene intervistato da un giornalista della trasmissione di Rai 3 Report sulla mostra sul Futurismo in programma a dicembre alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma.
“Tra questi c’è anche la valorizzazione della storia dell’arte italiana, sicuramente anche quella del Futurismo, che ha influenzato tutte le avanguardie mondiali dal 1911 a oggi. Il Futurismo è un fenomeno culturale mondiale che andrebbe riscoperto, valorizzato nelle scuole, fatto conoscere e di cui tutti dovrebbero andare orgogliosi: perché è la creatività italiana, attraverso Filippo Tommaso Marinetti e tutta la scuola dei futuristi che ha influenzato le avanguardie di tutto il ‘900. La mostra serve a questo”.
Sul co-curatore della mostra sul futurismo, Alberto D’Ambruoso, cui è stato tolto l’incarico perché, riporta il giornalista di Report, “il suo curriculum non era all’altezza, ma un anno e mezzo, dopo aver lavorato”, Mollicone ribadisce: “Non l’ho mai conosciuto di persona, non mi sembra”. “Io faccio un’attività istituzionale, so quello che stanno facendo al ministero. Se c’è stato un taglio dei prestiti delle opere, quello è sempre un peccato perché si va a limitare il parco prestiti; ma era necessario, penso, per un problema di costi”. Mollicone, poi, ribadisce: “Non ho incontrato Mazzantini e Merlino insieme a Russo per parlare della mostra, chi ve lo ha detto, non è vero. Fermo restando che non c’è niente di male, sono il presidente della Commissione Cultura, vigilante su musei, mostre e rientrerebbe nei miei compiti….
Fonte www.adnkronos.com 2024-10-25 12:15:00