“Il nostro Paese ha bisogno di una concreta, reale e nuova politica industriale”. Lo ha affermato oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il suo intervento dal palco dell’assemblea generale di Assolombarda, in corso all’Università Bocconi.
“Non possiamo lasciare questa responsabilità agli imprenditori – ha aggiunto il primo cittadino milanese – confidando unicamente sulle loro capacità di intraprendenza e tenacia, lasciandoli a volte soli a confrontarsi con una serie di difficoltà, dalla complessità nello stare nel mercato globale ai limiti imposti dalle norme”.
“Le stime presentate dal presidente Alessandro Spada mostrano il pil lombardo in crescita. È cresciuto del 7% rispetto al pre Covid, quindi 480 miliardi di euro. Da Milano partono, solamente per quanto riguarda tasse su redditi, pubbliche e private, circa 20 miliardi di euro che vanno a Roma ogni anno. Quando chiedo supporto su dove siamo in difficoltà lo faccio per dar forza a questo territorio” ha aggiunto il primo cittadino milanese.
“Siamo in una realtà che cresce e la crescita non dipende da caso o fortuna, ma dalla convinzione. Dal fatto che gli investimenti delle imprese lombarde son cresciuti del 20% dal 2019 a 2023. Un segnale di forza, competitività, convinzione nonostante le difficoltà che le imprese hanno” ha chiosato Sala.
“Oggi si parla di ridurre il tetto massimo degli stipendi dei manager pubblici a 160mila euro. Non scadiamo in demagogia. Per far lavorare bene le aziende serve far lavorare bene le persone”.
A Milano “non c’è un euro che ho buttato via e da quando sono sindaco non ho mai fatto nomine in aziende che fossero dettate dalla politica, ho sempre fatto di testa mia. La nostra politica non deve cadere in questo rischio se vogliamo avere una visione forte per il futuro” ha aggiunto il sindaco di Milano.
È fondamentale che “noi politici siamo parte di una nuova visione, di uno sforzo sociale e collettivo per ridurre…
Fonte www.adnkronos.com 2024-10-21 11:35:21