L’igiene dentale è fondamentale per la salute di denti, gengive e tessuti periorali. E anche per farci sentire sicuri e sorridere. La tendenza, importata dall’America, di sfoggiare un sorriso bianchissimo e perfetto con denti allineati dilaga anche da noi: è un investimento economico non da poco e non a costo zero in termini di stress. Avere un sorriso naturale e armonico è già comunque un buon inizio. Cosa mettere nel beauty case per i nostri denti? Ecco i consigli della odontoiatra Giulia Bormida
– spazzolino elettrico
– scovolini per la prevenzione dei problemi gengivali tra un dente e l’altro
– filo interdentale espandibile, per la prevenzione delle lesioni cariose tra un dente e l’altro
– dentifricio contenente fluoro (1450-1500 ppm) con un basso indice di abrasività (RDA: Relative Dentin Abrasivity), empiricamente deve risultare liscio se strofinato tra i polpastrelli.
– mousse remineralizzante per nutrire ed irrobustire le superfici dei denti
– la borraccia dell’acqua per bere di più!!
– Il bite o delle mascherina che proteggano i denti dall’usura durante il sonno
Poi abbiamo a disposizione tanti altri prodotti come collutori, spray, compresse probiotiche, vernici remineralizzanti, ma ha senso che siano prescritti da igienista dentale od odontoiatra a seconda dei bisogni del paziente.
Tanti fattori concorrono ad un bel sorriso: forma, dimensione, posizione e colore dei denti; aspetto, visibilità e festonatura delle gengive; rapporto delle labbra con denti e gengive.
Le principali problematiche che possono intaccare la bellezza del sorriso sono: la malattia cariosa che colpisce i tessuti duri del dente, alterandone l’architettura ed il colore; la malattia parodontale che colpisce le strutture di supporto dei denti (ossa e gengive), minando la stabilità dei denti e l’estetica gengivale stessa; l’usura dentale in cui viene alterata la dimensione e la forma dei denti e di conseguenza la loro esposizione all’interno della cornice fornita dalle labbra; i difetti ortodontici con malposizioni di denti e/o delle ossa mascellari che li contengono.
La prevenzione è la base fondamentale ed insostituibile per la salute e la bellezza della bocca.
Per prevenire la malattia cariosa: l’alimentazione è il primo punto su cui porre attenzione. Alcune specie batteriche, che popolano la maggior parte delle bocche, sono capaci di fermentare i carboidrati/zuccheri, introdotti attraverso la dieta, producendo acidi capaci di disgregare i tessuti duri del dente. Per cui limitare, in quantità ed in frequenza, l’assunzione di questi alimenti, evita questo processo.
Ci sono alimenti che hanno effetti protettivi per i nostri denti come la verdura, la frutta secca, la frutta non acida, lo yogurt naturale, i formaggi, il tè che forniscono minerali che rinforzano lo smalto dentale ed inibiscono l’adesione dei batteri.
Altrettanto importante è dedicarsi scrupolosamente alle manovre di igiene orale, in modo da mantenere basso il numero di batteri capaci di creare patologia.
Idratare abbondantemente l’organismo, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, in modo da stimolare la produzione di saliva, che ha effetto dilavante e remineralizzante sulle superfici dentali.
Eseguire sedute di igiene orale professionale che prevedano anche l’applicazione di prodotti remineralizzanti, con una frequenza calcolata in base alla suscettibilità e alla predisposizione soggettiva.
Per prevenire la malattia parodontale: bisogna seguire una scrupolosa igiene orale, con particolare attenzione alla pulizia del solco presente tra denti e gengive e degli spazi interdentali; non fumare; mantenere bassa la glicemia, consumare alimenti ricchi di vitamina C (come peperoni, kiwi, frutti di bosco) ed eseguire controlli periodici in cui odontoiatra ed igienista dentale utilizzino uno strumento chiamato sonda parodontale, per intercettare precocemente la presenza di infiammazione, sanguinamento e tasche parodontali; eseguire sedute di igiene orale professionale regolarmente con una frequenza calcolata in base alla suscettibilità e alla predisposizione soggettiva.
La prevenzione dell’usura dentale deve considerare le cause che ne sono alla base: l’abrasione meccanica e l’erosione chimica.
L’usura meccanica, può dipendere dal bruxismo, cioè il digrignamento involontario notturno, in cui lo sfregamento continuo delle superfici dei denti ne causa perdita di sostanza; dal serramento, cioè l’abitudine di mantenere le arcate dentarie in costante contatto tra loro, per colpa di una contrazione eccessiva dei muscoli masticatori; dalla presenza di abitudini viziate come l’onicofagia (l’abitudine di mangiarsi le unghie) o dall’utilizzo di spazzolini con setole dure o di dentifrici troppo abrasivi.
La gestione dello stress, esercizi di rilassamento muscolare facciale e di respirazione, indossare bite o mascherine protettive durante la notte, evitare abitudini viziate, andare a dormire con la bocca perfettamente pulita, in modo che non siano contestualmente presenti acidi ad accelerare la perdita di minerali dai denti e farsi consigliare dall’igienista dentale i giusti presidi per l’igiene orale, senza ricorrere a “ricette fai da te”, permetterà di mantenere integro lo smalto dentale.
L’erosione chimica, invece, può essere esogena, cioè data dall’assunzione eccessiva di bevande (soft drink, energy drink, succhi, aceto) ed alimenti molto acidi (agrumi e alimenti zuccherati che fermentando si trasformano in acidi) o endogena, data dalla risalita a livello della bocca di succhi gastrici, o per presenza di reflusso gastroesofageo o per vomito frequente correlato a disturbi alimentari o anche a stati fisiologici come la gravidanza.
Evitare l’assunzione di bevande acide industriali, attendere 30 minuti prima di lavare i denti dopo aver assunto agrumi, frutta, cibi acidi e carboidrati, non lavare i denti dopo aver vomitato, ma sciacquare abbondantemente la bocca con acqua, o meglio una con soluzione di acqua e bicarbonato, eseguire controlli gastroenterologici e conseguenti terapie in caso di bruciore di stomaco o sospetto di reflusso, eviterà l’erosione dei denti.
Spesso cause meccaniche e chimiche si sommano, per cui il consiglio. sottolinea la dottoressa Giulia Bormida, è quello di porre attenzione ad entrambi gli aspetti, anche perché magari sono necessari anni per consumare il duro e resistente smalto dentale (il guscio che li ricopre), ma una volta che questo è consumato e la dentina (parte interna, più tenera) viene esposta, il processo di usura avviene 7 volte più velocemente rispetto alla prima fase che intacca lo smalto.
Anche alcuni difetti ortontici sono prevenibili, non quelli legati alla genetica, ma quelli legati alle funzioni orali: evitare abitudini viziate come mangiare le unghie o succhiare il dito, deglutire correttamente con la punta della lingua che si appoggia al palato e non ai denti anteriori, respirare dal naso e non dalla bocca, mantenere lo stato di salute gengivale e parodontale sono tutti fattori che mettono al riparo da difetti sia di posizione dei denti che delle ossa mascellari.
Ultimo tema parlando di sorrisi è: l’alito! P
L’alitosi cronica può avere sostanzialmente cause orali o gastriche, comunque, a parte essere un sintomo socialmente spiacevole, spesso è un campanello d’allarme per questo tipo di problematiche, per cui, meglio non sottovalutare il problema, e trovare una soluzione affidandosi ad un professionista.
Quando dovrebbe iniziare la prevenzione? Dal prima possibile, idealmente ancora prima del concepimento, perché lavorando sulla salute materna e sulle sue abitudini si hanno effetti sulla composizione della placenta a cui il feto è esposto. Mentre nei primi 18-24 mesi di vita del bambino, abbiamo la possibilità di influenzare il miocrobiota orale, cioè il tipo di batteri che popolano la bocca, cercando di fare una selezione a favore di microrganismi buoni che non provocano patologie. Poi possiamo influenzarne i gusti, scoraggiando la propensione verso i sapori dolci.
Possiamo favorire uno sviluppo migliore delle arcate dentarie, caldeggiando l’allattamento nei primi 12 mesi di vita, o scegliendo un ciuccio con una forma corretta per lo sviluppo della bocca, dando indicazioni per lo svezzamento e per le consistenze degli alimenti, dando importanza alla respirazione nasale, tutte cose che concorrono ad un corretto sviluppo muscolare, scheletrico e logopedico.
Ma in ogni fase della vita si può aderire a programmi di prevenzione, che possono e devono essere calibrati sui bisogni e sulle caratteristiche del singolo paziente.
L’odontoiatria ha ormai a disposizione conoscenze, tecniche, materiali e tecnologie che possono risolvere praticamente qualsiasi tipo di problematica o difetto.
Da tecniche conservative e minimamente invasive per la ricostruzione dei denti, a restauri con cui ricostruire le bocche usurate senza il sacrificio ulteriore del tessuto dentale residuo; da complesse terapie parodontali chirurgiche e non, per scongiurare la perdita di denti, a riabilitazione supportate da impianti quando i denti sono già stati persi; dall’ortodonzia intercettiva per guidare una crescita corretta delle ossa mascellari, all’ortodonzia con allineatori trasparenti per correggere la posizione dentale in modo quasi invisibile, fino ad interventi di chirurgia maxillo facciale per correggere importanti difetti del terzo inferiore del volto; da tecniche di sbiancamento per illuminare il sorriso a riabilitazioni protesiche con faccette per correggere i più svariati difetti estetici dentali.
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