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Avere congiunti con precedenti
penali non impedisce l’assunzione nelle forze di polizia. É il
principio di diritto stabilito dal Tar del Lazio in fase
cautelare e confermato dal Consiglio di Stato in accoglimento
del ricorso proposto dall’avvocato Domenico Zito per conto di
una ventiseienne di Taurianova (Reggio Calabria) aspirante
allieva finanziera.

   
“La giovane – riferisce in una nota l’avvocato Zito – aveva
brillantemente superato tutte le selezioni e, mentre era in
attesa di essere convocata per il corso di addestramento, si è
vista recapitare un provvedimento di esclusione per difetto
delle qualità morali motivato con l’esistenza di qualche
congiunto con precedenti penali e di polizia”.

   
Il legale della giovane, nel ricorso presentato al Tar, ha
ricostruito l’impianto normativo vigente, anche alla luce delle
pronunce sul punto della Corte costituzionale, ribadendo come
“le disposizioni facciano ormai riferimento soltanto ai
precedenti relativi allo stesso candidato e non ai suoi
congiunti e come sia necessario arginare la discrezionalità
amministrativa in un contesto così delicato”.

   
Il Tar del Lazio, facendo proprie le tesi del legale della
giovane, ha accolto la domanda cautelare, affermando che “la
mera circostanza che il candidato abbia parenti, peraltro non
conviventi, gravati da precedenti di polizia e penali non possa,
di per sé sola, fondare una valutazione di mancanza del
requisito della condotta incensurabile in capo allo stesso
candidato, pena un’inammissibile discriminazione in ragione del
contesto familiare”.

   
Le amministrazioni interessate, secondo quanto riferisce
l’avvocato Zito, hanno proposto appello cautelare al Consiglio
di Stato, che è stato rigettato.

   
“Sono particolarmente soddisfatto del risultato sin qui ottenuto
– ha affermato, in una nota, l’avvocato Zito – perché è stato
affermato un principio di grande civiltà giuridica, in quanto
sarebbe veramente ingiusto escludere una persona che ha una
condotta immacolata per problematiche o responsabilità altrui,
specie in un caso come quello presente in cui l’interessata
aveva sempre tenuto uno stile di vita improntato allo studio ed
al lavoro. Sono fiducioso di ottenere un risultato positivo
anche nel giudizio di merito, che sarà celebrato a novembre, per
poter far iniziare il corso all’aspirante allieva finanziera”.

   

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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Fonte www.ansa.it 2024-08-31 09:41:10

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