“Il dottor Ciucci continua a
ripetere, forse anche per autoconvincersi, che il progetto del
ponte è perfetto, che non esistono problemi, che è pronto ed è
cantierabile da 20 anni e chi solleva perplessità o evidenzia
problemi lo fa solo perché è ideologicamente contro il ponte.
Ciucci, non è così, non sono gli odiosi no-ponte a sollevare i
problemi. Se legge i documenti, vedrà che il problema delle
faglie lo solleva la presidenza del Consiglio dei Ministri con
il dipartimento della Protezione Civile con le linee guida
pubblicate nel 2015. La mappatura delle faglie che spuntano
sotto le fondazioni delle torri in Calabria è quella
ufficialmente riconosciuta nel territorio nazionale (catalogo
Ispra Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale, sottoposto alla vigilanza del Ministro
dell’Ambiente)”.
Lo dice una nota del comitato “Invece del ponte” che si
oppone alla realizzazione del ponte sullo Stretto.
“Le criticità relative alle analisi strutturali le hanno
evidenziate, in modo importante con decine di prescrizioni –
continua – i componenti del Comitato Scientifico nominati dal
MIT, quel Ministero che fortemente vuole il ponte. Non è
continuando a dire che si tratta solo di raccomandazioni che
cancellerà la seconda parte della frase che pesa come un macigno
alla fine del parere del CS: “parere positivo sulla Relazione
del Progettista nella versione finale, fatte salve le
considerazioni, osservazioni e raccomandazioni riportate nelle
Sezioni 1 e 2 e nell’Appendice del presente documento.” “La
richiesta di effettuare prove sui cavi è del progettista, la
trova negli elaborati di progetto (elaborato PS0043-FO) “Senza
conoscere l’esito degli studi preparatori non è possibile
formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’UE alle
attività di costruzione del ponte previsto”, non è una frase
detta da un gruppo di fanatici dello Stretto di Messina ma
un’affermazione della Commissaria Adina Valean data a nome della
Commissione Europea- prosegue Invece del ponte – Che il franco
navigabile, tema attorno a cui si addensano nuvole sempre più
fosche, è stato calcolato in condizioni particolarmente
favorevoli è affermato dai suoi progettisti. Che la copertura
finanziaria non c’è lo dicono i documenti di programmazione
economica dello Stato Italiano. L’assenza, particolarmente grave
anche in termini di trasparenza oltre che tecnici, di tutti gli
elaborati di stima in quello che viene definito un progetto
definitivo è un fatto affermato in modo indiscutibile con la
consegna del progetto che Lei nella sua qualità di Ad della SdM
ha fatto effettuare presso il Mase per la valutazione di impatto
ambientale. Anche l’assurda volontà di spezzettare in lotti un
progetto per sua natura non suddivisibile non servirà a rendere
accettabili le singole parti. Continueremo con una lettura
unitaria che dimostra l’inutilità e la non sostenibilità,
sociale, ambientale, economica; dell’idea ponte”.
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Fonte www.ansa.it 2024-08-02 11:24:38